Page 90 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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Difettando, però, della capacità culturale, di quella tecnica   Questo fenomeno trova un calzante equivalente pro-
               e, soprattutto, della potenzialità economica, i risultati si con-  prio nei citati regni barbarici che, in qualche modo, tra-
               fermavano sempre grotteschi. Incredibilmente tali occupa-  mandarono l’idea e qualche lacerto istituzionale dell’anti-
               tori abusivi dei vetusti edifici                        co Impero, consentendogli alla fine di risorgere sia pure in
                                                                       modo parziale e approssimato.
                  si sono dimostrati una benedizione per l’architettura: ogni   In realtà la stragrande maggioranza dei capi barbari non
                  volta che si sono trasferiti in un edificio abbandonato, la sua   giunse mai a equiparare, persino quando si definirono pom-
                  vita presunta si è allungata. L’ospite architettonico -ponia-  posamente re, il ruolo e l’importanza neppure dell’ultimo
                  mo un acquedotto, o terme pubbliche disseccate- guadagna   proconsole romano propriamente detto. La loro autorità, in-
                  dall’essere occupato. In quasi tutti i casi, quel subentrare   fatti, non disponeva, a eccezione del territorio, di nulla che
                                 1
                  comporta salvezza.                                   lontanamente somigliasse all’organizzazione che supportò
                                                                       quella carica; non un esercito regolare, non un diritto codi-
                                                                       ficato, non un apparato amministrativo, non una rete logisti-
                                                                       ca: solo una primitiva corte, il cui effettivo potere non ecce-
               1 ..B. RUDOFSKY, Le meraviglie dell’architettura spontanea, Laterza, Bari
               1979, p. 337.                                           deva l’orizzonte. A dimostrarlo basterebbe la necessità del
                                                                       continuo errare di tali assemblee, più note come diete (dal
               Nelle pagine precedenti: il ponte del Gard, presso Remoulins, nel dipar-  tardo latino dieta, derivazione di dies ovvero “giorno stabi-
               timento del Gard, in Francia.                           lito per l’assemblea”), da un punto all’altro di quegli evane-
               In alto: i ruderi dell’acquedotto romano di Segovia, Spagna.
               Nella pagina a fianco: le terme romane di Bath, in Inghilterra.  scenti aggregati, nel tentativo di sopperire direttamente alle



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