Page 87 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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parte terza


                                            CAVALLI E CAVALLERIA

















               3.1. Suggestioni romane                                 no riusciti violentemente ad accaparrarsi qualche brandello
                                                                       del lacerato Impero, spesso definendolo, sin dagli inizi del
                  Intorno all’VIII secolo, mentre nelle regioni rivierasche   VI secolo, enfaticamente “regno”. La facilità dell’impresa li
               del Mediterraneo la residua sovranità di Bisanzio costituiva   aveva indotti a interpretare quelle semplici scorrerie come
               la conferma della continuità dell’Impero, quasi più nulla ne   travolgenti conquiste; la totale ignoranza della complessità
               sopravviveva nelle restanti aree continentali. In particola-  organizzativa e istituzionale dell’estinto Impero li aveva por-
               re, nelle immense pianure dell’Europa centrale aleggiava   tati a sentirsene in qualche modo “eredi”, essendo il pos-
               soltanto la suggestiva memoria di quella grandiosa realtà,   sesso del territorio l’unica dimensione a loro familiare. Per
               entrata ormai nel mito col suo retaggio di vestigia architet-  molti aspetti ricordavano i tanti miserabili precariamente in-
               toniche imponenti diventate ormai fatiscenti. Dovunque,   sediatisi negli anfratti delle rovine dei grandi edifici romani:
               infatti, i ruderi delle città, con i loro grandiosi acquedotti e   per accaparrarsi la maggior porzione di macerie si erano vio-
               le loro monumentali fortificazioni, testimoniavano i gloriosi   lentemente battuti coi vicini, tentando poi di ripristinarne
               e imperituri splendori di Roma, gli eruditi ne rievocavano   l’antico splendore, ispirandosi ai frammenti ancora visibili.
               la civiltà e la Chiesa ne riproponeva ancora la lingua e il
               cerimoniale. Paradossalmente, i più affascinati da tali re-  Nella pagina a fianco: le rovine del teatro romano di Altilia Sepino (Mo-
               miniscenze apparivano proprio i massimi artefici di tanta   lise) contornate da case rurali di epoca successiva.
               devastazione, ovvero gli innumerevoli capi-predoni che era-  Sotto: l’impero bizantino agli inizi dell’VIII secolo.

































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