Page 82 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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Nel frattempo in Sicilia si moltiplicavano incursioni che alle regioni costiere del sistema dei temi parve allora la
sempre più pesanti: soluzione per antonomasia. L’Impero bizantino
il fatto però che in almeno tre casi (nel 704 nel 705 e nel 729- molto più dell’Impero romano, era uno Stato marittimo, pro-
730) i Musulmani siano sbarcati con forze ingenti, ponendo fondamente interessato ai problemi del commercio e dell’indu-
anche l’assedio a città murate, potrebbe far ritenere che fin stria. Le strutture militari rese necessarie dalle quasi continue
dal primo quarto dell’ VIII secolo, sull’onda dei successi tra- guerre difensive erano molto costose, così come molto costose
volgenti ottenuti in Africa e Spagna, la strategia dell’espan- erano le esigenze della corte imperiale e della burocrazia e,
sionismo islamico non escludesse l’ipotesi di conquista della infine, della diplomazia bizantina […]. L’importanza del com-
Sicilia. Assediare città fortificate e non evitare lo scontro mercio spiega l’interesse dedicato ai problemi della marina.
campale con le truppe nemiche sono scelte tattiche che male Compito della marina imperiale era quello di vigilare non su
si addicono a bande di predoni, interessati in primo luogo grandi territori ma su importanti centri commerciali bizantini
alla razzia e al bottino; mentre servono certamente alle avan- e sulle rotte che li collegavano con aree commerciali stranie-
guardie di un esercito di conquista per saggiare le possibilità re. Ciò significava il controllo, diretto o indiretto, della costa
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difensive del nemico, impegnandolo a fondo. della Crimea, dello stretto di comunicazione, vitale tra il mar
Nero e il Mediterraneo, delle città portuali dell’Adriatico […].
Per Costantinopoli il problema musulmano divenne a Nell’VIII secolo l’estensione dei temi alla marina diede al siste-
quel punto assillante, essendosi ormai compreso che non si ma navale bizantino la sua forma finale. La marina permanente
trattava di un effimero episodio, ma del sorgere di una nuova contava allora cinque flotte: l’imperiale di base a Costantinopo-
potenza mediterranea. Non a caso fra i primi provvedimenti li, e flotte provinciali di stanza sulla costa meridionale dell’Asia
militari spiccano quelli relativi al potenziamento della flotta. Minore, a Ravenna, in Sicilia e nelle isole dell’Egeo. Come nei
Occorreva, infatti, un’arma non solo possente ma anche – e temi terrestri, ogni distretto navale, comandato da uno strate-
soprattutto – pronta a intervenire con brevissimo preavviso gos, pagava la maggior parte dei costi della flotta assegnatagli. 38
contro un nemico insidioso e sfuggente. Il trasferimento an-
38 A. PRESTON, S. F. WISE, Storia sociale della guerra, Mondadori, Mi-
37 F. MAURICI, Castelli..., cit., p. 17. lano 1973, p. 71.
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