Page 79 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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dilagavano nella valle del Nilo. Alessandria capitolò nel
                                                                       settembre del 642, Tlemenc nel 677 e tra il 680 e il 683
                                                                       caddero Tangeri e Agadir. Allo scadere del VII secolo l’in-
                                                                       tera fascia litorale nordafricana era quindi saldamente in
                                                                       mani musulmane. Le conseguenze per la Sicilia, come per
                                                                       la Spagna, non si fecero attendere.  La dinamica espansiva
                                                                                                     36
                                                                       islamica, infatti, lungi dall’essere paga di tanti successi, si
                                                                       cimentò in una nuova strabiliante impresa agli albori del
                                                                       VIII secolo: la conquista dell’intera Penisola Iberica. I pro-
                                                                       dromi consistettero in un grande assalto anfibio, condotto
                                                                       da un contingente berbero di 7000 uomini agli ordini di
                                                                       Tariq ibn Ziyad, sbarcati nella baia di Algesiras nel 711.
                                                                       Dal promontorio in cui sbarcarono, denominato Monte di
                                                                       Tariq – in arabo Gebel el Tariq – lo stretto trarrà il nome
                                                                       di Gibilterra. In pochi mesi Cordova e Toledo capitolaro-
                                                                       no e l’anno seguente, sopraggiunti i rinforzi dall’Africa, la
                                                                       conquista si ampliò rapidamente per poi stabilizzarsi per i
                                                                       successivi sette secoli.



                                                                       36   C. MANFRONI, Storia della marina italiana, R. Accademia Navale,
                                                                       Livorno 1899, vol. I, pp. 33 e sgg.
                                                                       In questa pagina: Ritratti di Tariq ibn Ziyad: a sinistra, in una miniatura
                                                                       medievale; sotto. in una stampa del XIX sec.










                  ipotizzare che antichi centri della Sicilia sud orientale, come
                  Mineo, Lentini, Akrai, Caltagirone per la loro stessa posi-
                  zione topografica e per la sopravvivenza probabile di forti-
                  ficazioni d’età indigena o greca, abbiano potuto offrire un
                  minimo di protezione a chi cercava scampo allontanandosi
                  da Siracusa espugnata e dalle coste aperte e indifese. 34

                  Mentre le navi bizantine e siciliane si logoravano in
               estenuanti e inconcludenti crociere costiere nella vana il-
               lusione di contrastare le razzie arabe , sullo scenario in-
                                                 35
               ternazionale l’avanzata islamica terrestre non concedeva
               tregua. La Siria non era stata ancora completamente con-
               quistata che già le armate musulmane, scavalcato Suez,



               34   F. MAURICI, Castelli medievali in Sicilia. Dai bizantini ai normanni,
               Sellerio Editore, Palermo 1992, p. 15.
               35   Per ulteriori approfondimenti. F. RUSSO, La difesa costiera del Regno di Sicilia
               dal XVI al XIX secolo, SME Ufficio Storico, Roma 1994, tomo I, pp. 15-24.



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