Page 471 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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APPENDICE 1
La storiografia miLitare suL grande brigantaggio post-unitario
di aleSSandro GionFrida
Alfonso Scirocco ha tracciato un quadro complessivo della storiografia sul brigantag-
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gio post-unitario, lo scopo del presente lavoro è integrarlo, esaminando gli studi storico-
militari che si sono occupati degli aspetti strategici, tattici, ordinativi e logistici di quelle
operazioni di controguerriglia, a tutti gli effetti prima vera campagna di guerra affrontata
dal neo-esercito italiano, nato ufficialmente il 4 maggio 1861.
Non ci siamo limitati a inquadrare i singoli studi ma nel commentarli, come in un
normale articolo che fa il punto della situazione sulla storiografia relativa a un certo argo-
mento, li abbiamo voluti integrare con le carte dell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato
Maggiore dell’Esercito, frutto di nostre autonome ricerche. Quei documenti rappresenta-
no, per quasi tutti gli studiosi che hanno trattato dell’argomento, la fonte primaria per una
storia militare sul brigantaggio, probabilmente ancora tutta da scrivere.
Il 16 luglio 1911, il capitano Eugenio Massa, due mesi e mezzo prima dell’inizio della
guerra italo-turca, in cui l’Esercito italiano avrebbe dovuto affrontare una tenace guerriglia,
sostenuta dalla popolazione autoctona , pubblicava nel periodico più noto dell’Esercito, la
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“Rivista militare italiana”, l’articolo Vittime dimenticate: ai gloriosi caduti per la repressione
del brigantaggio in Italia . Il capitano Massa , ufficiale di fanteria in servizio ausiliario, non
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1 fr. a. Scirocco, Introduzione, pp. XIII- -XXXVIII (in particolare pp. XIII-XIV), in puBBlicazioni de-
Gli archivi di Stato –StruMenti cxxxix, Guida alle fonti per la storia del Brigantaggio postunitario
conservate negli Archivi di Stato, vol. I, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali-Ufficio cen-
trale per i beni archivistici, 1999.
2 M. Montanari, Politica e strategia in cento anni di guerre italiane, vol. II, Tomo I, Roma, Stato Mag-
giore Esercito-Ufficio Storico, 1999, pp. 415-420.
3 Capitano e. MaSSa, Vittime dimenticate: ai gloriosi caduti per la repressione del brigantaggio in Italia,
in “Rivista militare italiana”, Anno LVI, Dispensa VII, 16 luglio 1911, pp. 1447-1467 e Anno LVI,
Dispensa VIII, 16 luglio 1911, pp. 1703-1723. Su quest’articolo cfr. e. cinnella, Carmine Crocco
Un brigante nella grande storia, Pisa-Cagliari, Della Porta, 2010, pp. 16-17.
4 Nato il 20 dicembre 1858, fu nominato sottotenente il 5 ottobre 1884. Inquadrato nel 57° Reggi-
mento fanteria, fu promosso tenente l’8 aprile 1888 e poi capitano il 19 settembre 1899, con l’inca-
rico di aiutante maggiore in prima. Dal 1906-1909 fu comandato presso la Scuola centrale di tiro di
fanteria a Parma, quale insegnante militare. Nel 1909 fu comandato al presidio militare di Parma e il
3 aprile 1913 fu promosso maggiore. Promosso tenente colonello nel febbraio 1916, poi colonnello
nel febbraio 1917 fu assegnato al Comando della 3ª Armata prima presso la Direzione del Gruppo
scuole varie (marzo 1917) e poi presso la commissione delimitazione confini (dicembre 1918). Nel
1919 fu collocato definitivamente in congedo. Morì a Roma nel 1942, in Archivio Ufficio Storico
dello Stato Maggiore dell’Esercito (da adesso auSSMe), Raccolta biografie, b. 94 fasc. M. Oltre all’arti-
colo sul Brigantaggio, pubblicò nella “Rivista militare”, dal 1909 al 1915, ben 11 articoli, relativi alle

