Page 63 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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GuerriGlia e controGuerriGlia nell’italia meridionale. il Grande briGantaGGio post-unitario (1860-1870) 63
gere definitivamente la guerriglia e pacificare un determinato territorio fosse necessario
accompagnare alle operazioni militari una politica d’intervento a favore delle popolazioni
trovò però una sua timida definizione nell’Arte militare di Vincenzo Molinari , pubblicato
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nel 1871 che faceva implicito riferimento proprio alla terribile repressione del brigantaggio
post-unitario. Quella fu sicuramente la prima tappa nell’evoluzione di una dottrina italiana
sulla controguerriglia che, come quella francese , nacque in un contesto di guerra civile
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interna, si sviluppò in un successivo ambito coloniale, passando poi per le occupazioni dei
territori balcanici nel 1941-1943.
157 F. Botti, Il pensiero militare e navale italiano dalla rivoluzione francese alla prima guerra mondiale
(1789-1915), vol. III, Dalla guerra franco –prussiana alla prima guerra mondiale (1870-1915); Roma,
Stato Maggiore Esercito, 2006, pp. 599-621 (in particolare pp. 613-619).
158 J.M. laFon, Impérialisme et décolonisation XIXe-XXe Siecles: L’emergence d’une école fancoise de con-
to-insurrection ?, pp. 63-75, in CIHM, Insurgency and counterinsurgency: irregular warfare from 1800
to the present, Amsterdam, 29 august-03 september 2010, Amsterdam 2011. L’autore fa riferimento
all’esperienza della Vandea come inizio della dottrina francese della controguerriglia.