Page 14 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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4 ROMAI)I Il KAII\~KO
gahineui che non possono impostare un discorso sul futuro, sul da farsi
anche perché le voci dei partiti non sono state confermate dalle urne e
soprJuuno perché le contingenze segnano altre priorità.
Strenamenre collegati a queste situazioni sono gli incerti connotati dì
qut:s!a Italia, non solo divisa profondamente da una ver.J 'gut:rrd dvile' appe-
na conclusa, ma anche incerta persino sulla sua reale dimensione geogmfic:.~
e struttumle. Cohellìgerante volevano gli uomini politici icaliani, ex-nemlc-J
vinta insistevano mol!ì della coalizione detta delle Nazioni Unite e quest<l
distinzione non era teorica poiché implicava ed implicher.l profonde diver-
genze nei vari propositi dei politici it:tlìani. Le contingenze imemazionali,
come è Slato giil ricordato, non lasciavano all'Italia molto spazio dì manovm e
persino dì sperJnZ<I. Priva di quegli attrihuli di sovrmitil internazionale che la
sua condizione armistiziale aveva fatto decadere, l'Italia non erJ neppure in
grJdo sul piano Internazionale di farç senlire la propria voce: senza ambascia-
tori , doveva sottostare all'umiliante condizione di !'>oltoposto alla
Commissione Alleata di Controllo che ne funj.\eva da interprete e da fìltro per
ogni inizimiva esterna ed anche interna.
l a ~r.tnde svòlta, quasi un momento di verità assoluta, si dovev<t avert:
con la doppia prova elettomle del 2 giugno 1946: ch1 una parte, si <:hiariva la
questione istituzionale, e dall'altra, si dava una fisionomia anendihile alle
varie forze politiche fino allom soltanto elementi di riferimt:nto teorico alla
vita ed al volto politko dell'Italia. Sul piano interno, quindi si ponevano le
premesse di una nonna!iz:tnione che er-.1 nece.o;.~aria per rimettere in mmo lo
Stato, una ·Nuova Italia', che amhiva, dopo questa fase indispensahilt: di vt:rì-
fica nurneri<.:a ed ideologic-J, avviare con decisione j.~li Alleati (o ex-nemid
sarehhe me~lio dire) ~;ulla via della normalir.zazione in politi<:a e.~ter.t con
l'ovvia conclusione di un trattato di pace che facesse uscire con il bent:pladto
dei Grandi, come dei sedici 'picn>li', I'JurHa da questa triste situuzione diplo-
rnatic;r ed internazion:tle, avviando nel fr.mempo il conseguente ritiro chtl ter-
ritorio nazionale. o da quel che ne poteva rimanere, ogni form;r di oco::upazio·
ne militare str:tniera, alleata <> ex-nemica.
Sul piano internazionale si tmttava, dopo questo compito primario, di
non perdere le ocmsioni che il gmndioso piano dej.~li Stati Uniti di ;tssistenza
alla ricostruzione europea pareva offrire anche all'ltulia. Signifk:utiv;r la parte-
cipazione dell'halia ancol'a prima della condusic>ne ddla pmpria pace ai
negoziati per l'allestimento del complesso sistema americano di aiuto
all'Europa, così come app;~re interessante rk-ordarc la f:1sc: di negoziati tm
governi europei, la f'rJncia. il Bdgio, e autori~\ italiane in vlsur della w ndu-
slone di accordi sull 'emigr<~zlonc di co~-picui gruppi di l;rvommri iwliani. Ma a
questo riguardo non va dimentiC'Jto quanto stretto sia statn il collegamento
tm queste iniziative di politica estera c la s!l:ssa condizione interna ddl'lWiia;
la prima non poteVJ non tenere conto della seconda cd avviarla a soluzione