Page 15 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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IL CULTO DEI CADUTI






                  La Prima Guerra Mondiale coinvolse le principali po-     ungarico, russo e ottomano scomparvero, lasciando al
                  tenze dell’epoca e molti stati minori, tra il 28 luglio   loro posto nazioni sconvolte dalla guerra, gravate da per-
                  1914 e l’11 novembre 1918. Chiamata inizialmente         dite e distruzioni, dalla complessa gestione delle con-
                  “Guerra Europea”, con il coinvolgimento successivo       troversie territoriali tra i nuovi stati sorti in Europa
                  delle colonie dell’Impero britannico e di altri paesi ex-  centro-orientale e dalle illusorie promesse di una vita
                  traeuropei, tra cui gli Stati Uniti d’America e l’Impero   migliore fatta ai soldati di ritorno dai campi di battaglia.
                  giapponese, prese il nome di “Guerra Mondiale” o         Analizzando le conseguenze sul piano politico e sociale,
                  “Grande Guerra”, essendo stato il più grande conflitto   un posto di primo piano è rappresentato dalla vastità
                  armato mai combattuto fino ad allora.                    della dimensione delle perdite che interessò tutti i paesi
                  La Grande Guerra distrusse equilibri politici consolidati   coinvolti, vincitori e vinti. La guerra di massa e la morte
                  da decenni e ridisegnò i confini nazionali di Europa e   di massa avevano aperto la strada anche a un lutto di
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                  Medio Oriente. Quattro grandi imperi, tedesco, austro-   massa e, come annotava George Lachmann Mosse ,









































                   Carta delle alleanze nel 1914

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                    George Lachmann Mosse, 1918-1999, storico tedesco naturalizzato statunitense, si è occupato soprattutto della storia del nazismo, ha approfondito anche
                  molti altri temi della storia contemporanea, unendo alla prospettiva storica anche quella sociologica e antropologica. Il suo libro La nazionalizzazione delle
                  masse. Simbolismo politico e movimenti di massa in Germania (1815-1933) è considerato un best seller della storiografia del nazismo ed è collocato dagli
                  studiosi fra i contributi storiografici più importanti e originali degli studi che spiegano la sua origine. Fondatore con lo storico Walter Laqueur, della nota
                  rivista accademica Journal of Contemporary History.



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