Page 151 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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LA CERIMONIA A
SANTA MARIA DEGLI ANGELI E DEI MARTIRI
La mattina del 2 novembre, alle sette e trenta, il corteo verso il feretro del Caduto Ignoto, sostando sull’attenti
delle Bandiere di Guerra, degli Stendardi, dei Labari e in segno di reverente saluto e con lui tutti i principi
dei Gonfaloni delle città decorate al Valor Militare reali. L’onorevole De Vecchi, salito sul pianale del
usciva dal Quirinale. La banda dei Carabinieri Reali carro, staccò due fronde di alloro da una corona posta
apriva il corteo che si stava dirigendo alla stazione Ter- sul sarcofago, e le porse una al sovrano e l’altra al duca
mini, dove si trovavano già schierate le formazioni mili- d’Aosta. Rivolto al sovrano, De Vecchi disse “Maestà,
tari che avrebbero reso gli onori. Vittorio Emanuele III, perché i lauri siano lauri per sempre!”.
con tutti i principi della casa reale, giunse poco prima Alcuni decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare eb-
delle nove, accolto, tra gli applausi della folla presente, bero il compito di salire sul carro e sganciare il feretro
dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dai Segretari dal cannone, passandolo ad altri decorati, i quali lo col-
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di Stato e dalle rappresentanze di Camera e Senato . locarono su un affusto situato all’esterno della stazione.
Il convoglio entrò in stazione alcuni minuti dopo e, Sul sarcofago venne sistemata una corona d’alloro fatta
mentre si arrestava in testa al binario, le Bandiere ve- allestire dal re.
nivano inchinate in segno di solenne saluto. Il re avanzò Sotto la direzione del generale Grazioli, il corteo accom-
Il corteo del Milite Ignoto in piazza dei Cinquecento, antistante la Le Bandiere di Guerra escono dal Quirinale il 2 Novembre 1921,
stazione Termini per avviarsi alla stazione Termini
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Ad accogliere la salma del Milite Ignoto era prevista la presenza del re d’Italia e dei membri di casa reale (il principe ereditario, il duca d’Aosta, il
conte di Torino, il duca degli Abruzzi, il duca di Genova, il duca delle Puglie, il duca di Spoleto, il duca di Bergamo, il principe di Udine e la principessa
Letizia); tutte le Bandiere, Stendardi e Labari dell’Esercito, della Marina, della Guardia di Finanza e della Croce Rossa; rappresentanza delle Forze Armate
e dei Corpi Armati dello Stato; i generali dell’Esercito, gli ammiragli, i comandanti d’Armata e delle forze navali, i comandanti titolari di Corpi d’Armata
e di Dipartimento marittimo, qualora non impegnati in servizio; i capi di Stato Maggiore dell’Esercito e della Marina con gli ufficiali generali e ammiragli
residenti a Roma; gli ufficiali delle Forze Armate residenti a Roma. Furono inoltre invitati a partecipare: i membri del Governo, i Ministri; i collari della
SS. Annunziata; i membri del Senato e della Camera di Deputati; i presidenti del Consiglio di Stato, della Corte di Cassazione e della Corte dei Conti; il
procuratore generale della Corte di Cassazione; i membri del comitato d’onore per le onoranze al Soldato Ignoto; il Corpo Diplomatico e gli Addetti militari;
i sindaci di tutti i capoluoghi di provincia e quelli di Trento, Trieste, Gorizia e Zara; la giunta e il consiglio comunale di Roma; prefetto e giunta provinciale
di Roma; il presidente della Croce Rossa Italiana; rappresentanza del Sovrano Militare Ordine di Malta; i decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare,
oppure un membro della famiglia dei caduti decorati di Medaglia d’Oro fregiati delle decorazioni del proprio congiunto; ufficiali in congedo e rappresentanze
delle associazioni Combattentistiche e d’Arma d’Italia; dei mutilati, madri e vedove di caduti; ex combattenti.
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