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L’EROE SENZA NOME Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
Stendardi di Guerra di reggimenti di Cavalleria
pagnò il feretro del Milite Ignoto nella vicina basilica
di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza
dell’Esedra, con i decorati di Medaglia d’Oro che fian-
cheggiavano la bara. Ad accompagnare la processione,
la banda dei Carabinieri e quella della Marina Militare.
“La bara, seguita a piedi dal Sovrano, dai Principi, dalle
Autorità, dalle Bandiere dei reggimenti e da tutti i fe-
deli che avevano potuto accedere alla stazione, circon-
data da tutti i decorati di Medaglia d’Oro viventi
dell’Esercito e della Marina, con passo lento, trasportata
sull’affusto da cannone, incominciò il nuovo cammino
tra una folla innumerevole di devoti che si assiepava ai
lati della strada. Le campane di tutte le chiese spande-
vano per l’aria le loro note, mentre il cannone con la
sua voce potente portava al Milite Ignoto il saluto di
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tutte le armi” .
Sull’ingresso principale della basilica era stato posto
un drappo nero con una scritta in caratteri dorati che
recitava: “Ignoto il nome - folgora il suo spirito - dovun-
que è l’Italia - con voce di pianto e d’orgoglio - dicono
- innumeri madri: È mio figlio!”.
Bandiere di Guerra di reggimenti di Fanteria Lo stesso vescovo che aveva celebrato il rito nella basi-
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A. Tognasso, Ignoto Militi, op. cit., p. 135.
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