Page 53 - L'archivio della Marina - Guida dei fondi conservati presso l'archivio dell'Ufficio storico della Marina Militare
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Fondi relativi alla 2ª guerra mondiale          31

              guerra. Il compito principale della Marina in Libia era quello di provvedere al rifor-
              nimento del corpo di spedizione in quei territori. Il traffico libico si doveva svolgere
              secondo due finalità essenziali: il traffico di rifornimento vero e proprio dai porti
              metropolitani a quelli oltremare e il traffico di smistamento con rotte costiere lungo
              il litorale libico, con il compito di fare affluire verso il fronte terrestre di battaglia
              parte dei materiali che giungevano dall’Italia. A sua volta Marilibia dipendeva dal
              Comando superiore delle forze armate in Africa settentrionale (d’ora in poi CSFA-
              AS) istituito con r.d.l. del 12 aprile 1937 n. 976 e convertito in legge il 30 dicembre
              1937. Il CSFAAS, poi, aveva “dirette relazioni con l’Alto comando della marina che
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              impartiva le direttive per l’impiego delle forze assegnate al settore” . Come già det-
              to, uno dei principali compiti della Marina durante tutto il ciclo delle operazioni fu
              quello di provvedere ai rifornimenti delle truppe operanti in Libia; a tale scopo fu
              anche costituita in Cirenaica una Direzione delle operazioni di sbarco nella Libia
              orientale (DOSLO) dipendente direttamente da Marilibia con sede a Tobruch. La
              Marina svolgeva in territorio libico attività prevalentemente organizzative e logisti-
              che; per i rifornimenti infatti la Libia dipendeva dall’Italia e aveva quindi necessità di
              assicurare lo sbarco, in relazione con le esigenze operative dell’Esercito, di tutto ciò
              che proveniva dalla madrepatria, sotto la protezione e la scorta delle unità delle forze
              navali. Dopo l’inizio delle ostilità, le sedi dei Comandi della Libia dipesero dall’anda-
              mento della guerra in Africa settentrionale e dai conseguenti spostamenti del fronte
              terrestre. Dal 9 luglio 1940, infatti, la sede di Marilibia fu trasferita da Tripoli a Ben-
              gasi ma dal 1° febbraio 1941 tornava alla sede di Tripoli. Inoltre, come risulta da un
              documento del Reparto MDS - Ufficio PM datato 14 gennaio 1942, “… con la data 8
              gennaio 1942, sono stati istituiti alle dipendenze di Marilibia il Comando servizi della
              marina in Libia orientale con giurisdizione su tutti i servizi a levante di Tripoli, con
              sede Buerat; il Comando servizi della marina in Libia occidentale con giurisdizione
              su tutti i servizi a ponente di Tripoli con sede a Zuara” . Con la stessa data furono
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              soppressi sia la già citata DOSLO sia il Comando marina Bengasi, ma quest’ultimo
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              venne ripristinato subito dopo, come appare da una comunicazione di Maristat. .
              Da una circolare inviata il 15 agosto 1942 dal Servizio comunicazioni del Ministero
              della marina - Gabinetto a Supermarina, risulta poi che il Comando superiore della
              marina in Libia aveva nuovamente trasferito la sua sede, questa volta a Derna. Il
              Comando marina di Marsa Matruch cessò di funzionare il 6 novembre 1942; il 1°
              dicembre 1942 i Comandi marina di Bengasi e di Derna (presso la quale si era prov-
              visoriamente trasferito Marilibia) furono soppressi. Il 21 gennaio 1943 il Comando
              marina Tripoli cessò di funzionare, dopo aver trasferito personale e mezzi a Tunisi.
              Infine Marilibia trasferì la sua sede temporaneamente in Tunisia per le operazioni di
              sgombero e il 5 febbraio 1943 fu sciolto.



              21  Cfr. USMM, fondo Supermarina - D.g., L.g., Di.na., D.g. 1, b. 1 pacco 9 fasc. 1.
              22  Cfr. USMM, fondo Organizzazione di Comandi e uffici della Marina, b. 3 fasc. 33.
              23  Cfr. USMM, Ibidem, b.1 fasc. 3.
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