Page 178 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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178 La Grande Gueraa dei Carabinieri Oggetti, armi e materiali della guerra
Foto 1 Documenti della Legione Verona, Divisione di Venezia e di Udine del 1914 (Ufficio Storico della Marina Militare) - Foto 2 Documenti relati-
vi alle operazioni di controspionaggio dei Carabinieri nella laguna Veneta (Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri ) - Foto 3 Capitano Guido Blais
(Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri) - Foto 4 Frammento di miccia strappata con i denti dal brigadiere Martino Veduti, decorato di Medaglia
d’Oro al Valor Militare (Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri)
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Intelligence
Arma, da sempre svolgeva attività di intelligence, italiano fu senza dubbio il capitano Guido Blais (3) che
soprattutto nell’alto Adriatico, intensificata già operò sin dai primi del Novecento a difesa del segreto
L’ durante la fase di neutralità dell’Italia. L’attività militare.
continuò durante tutta la Guerra. Ne sono testimonianza Benché l’azione dell’Arma riuscì a disarticolare numero-
i documenti indirizzati al Dipartimento Marittimo di se organizzazioni spionistiche, vi furono episodi crimi-
Venezia del 1914 (1), contenenti informazioni circa la nali condotti da spie e sabotatori. Un caso emblematico
posizione della flotta austro-ungarica sulla costa (conservati quello che vide protagonista il brigadiere Martino Vedu-
dall’Ufficio Storico della Marina Militare) e le relazioni del ti, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, poiché
1917-1918 dell’Ufficio Speciale di controspionaggio di il 14 agosto 1918, per scongiurare l’esplosione di un or-
Venezia (2), comandato dal colonnello dei Carabinieri digno piazzato nei pressi di una polveriera, non esitava
Vittorio Omati, e operante a favore della Regia Marina. a strappare la miccia coi denti (4), di cui il Museo con-
Uno dei più importanti protagonisti del controspionaggio serva una parte.