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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               sono disposti in colli tutti di peso inferiore al quintale che rimangono nelle loro casse durante il
               funzionamento».  Per trasportare gli apparati e le attrezzature necessarie al fine di assicurare l’e-
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               sercizio della stazione in zone isolate, con un’autonomia di almeno venti giorni, occorreva una
               carovana di almeno 13 cammelli. Alcune immagini della stazione cammellata sono riprodotte
               nella figura 7.2.
               A causa delle accennate urgenti richieste di stazioni RT il 3 Reggimento Genio, al quale, dal 27
                                                                     o
               agosto 1912 è affidato il Servizio Radiotelegrafico, al momento in cui è necessario iniziare l’appron-
               tamento degli uomini e dei mezzi per la mobilitazione denuncia un’estrema mancanza di risorse,
               tanto da non disporre degli apparati necessari per l’istruzione dei radiotelegrafisti delle nuove leve. 9
               Molto ben accetto giunge perciò, subito dopo lo scoppio delle ostilità nell’agosto del 1914, il tele-
               gramma con il quale Guglielmo Marconi assicura al Governo italiano la sua piena e “incondiziona-
               ta” disponibilità a supportare la propria Patria. Il generale Cadorna, da poco Capo di Stato Maggiore
               dell’Esercito dispone immediatamente perché si richieda alla Marconi italiana l’elenco degli appa-
               rati disponibili o in costruzione presso le officine di Genova (figura 7.3) e viene immediatamente
               accontentato dal marchese Solari. 10



               7.2 LA RADIO PER LA GRANDE GUERRA


               Lo schieramento deLLe stazioni itaLiane
               Le risorse radio che si prevede di predisporre nella zona di guerra, all’inizio del conflitto, com-
               prendono le stazioni fisse dislocate nelle fortezze e in altri punti chiave del territorio e quelle
               campali poste al servizio del Comando Supremo, dei quattro Comandi d’Armata e delle quattro
               Divisioni di Cavalleria.
               Nonostante la disponibilità espressa personalmente da Guglielmo Marconi, le difficoltà incon-
               trate per completare l’approntamento delle stazioni non sono trascurabili. Negli ultimi mesi del
               1914, si registrano notevoli ritardi nella fornitura da parte della Marconi Wireless dei materiali
               necessari ad esempio per l’allestimento delle stazioni autocarrate, destinate alle Divisioni di
               Cavalleria. Né si dispone degli apparati di maggiore potenza necessari per completare la rete di
               stazioni fisse nelle località di radunata dell’Esercito. I problemi vengono gradualmente superati
               solo nella primavera del 1915, proprio quando diviene più probabile l’intervento dell’Italia a
               fianco delle Potenze dell’Intesa!
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               Per allestire le stazioni campali, gli apparati forniti dalla Marconi vengono assemblati nelle of-
               ficine del 3 Genio e disposti all’interno di carrette o in cassoni trasportabili a dorso di mulo o di
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               cavallo ovvero ancora in furgoni autocarrati. La figura 7.4 mostra esempi d’impiego della sta-
               zione carreggiata da 1,5 kW. Anche una stazione cammellata svolge in Italia, durante la Grande
               Guerra, un decoroso lavoro come impianto fisso, naturalmente con l’esclusione dei cammelli.
               Il lavoro preparatorio consente di schierare, all’inizio delle operazioni, diciotto stazioni campali
               distribuite tra il Comando Supremo, quattro Armate e quattro Divisioni di Cavalleria, in ragione
               di due per ognuna di esse, gestite da nove Sezioni Radiotelegrafiche. Gli apparati del Comando
               Supremo e delle Armate, montati su carrette, hanno una potenza di 1,5 kW, mentre la cavalleria


               8   ibidem.
                 o
               9   3 Reggimento Genio Telegrafisti, Relazione sulle condizioni in cui si è trovato il Reggimento nei riguardi della preparazio-
               ne del personale dal 30 settembre 1912 al 31 marzo 1914, Firenze, 8 aprile 1914, AUSSME fondo F4 Uff. Servizi., busta 8.
               10   Ufficio Marconi, Roma, Lettere al Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Intendenza, Reparto Servizi, Oggetto:
               Materiali Radiotelegrafici, a firma Solari, 10,11,12 agosto 1914, AUSSME, fondo F4, Ufficio Servizi, busta. 8.
               11   Le difficoltà incontrate e poi l’evolversi della situazione si deducono dalla fitta corrispondenza dell’Ufficio Servizi del
               Comando Supremo con l’Ispettorato del Genio, (AUSSME, F4 Ufficio Servizi, busta.7) e con l’Ufficio Mobilitazione
               (AUSSME, fondo F4 Ufficio Servizi, busta 8).


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