Page 184 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               Solari, non erano sempre idilliaci, tra l’altro perché quest’ultimo pretendeva per la sua ditta l’e-
               sclusiva di fatto delle forniture. Sarebbe necessario un intero trattato per descrivere i malintesi
               sorti, in numerose circostanze, tra il Marchese e i tecnici dell’Esercito.
               I motivi di contrasto, testimoniati da una fitta corrispondenza, riguardarono, per esempio, le
               prove su apparati per cavalleria nel 1908.  Altri dissapori sorsero, alla fine del 1909, quando le
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               stazioni dell’Esercito da inserire nella rete permanente nazionale, furono in gran parte realizzate
               mediante apparati della ditta Jacoviello e C. L’Esercito ricorse a questo costruttore non avendo
               la Marconi fornito gli apparati richiesti, nei tempi molto ristretti imposti dalla necessità di predi-
               sporre urgentemente collegamenti radiotelegrafici tra le più importanti città italiane, in previsio-
               ne degli scioperi dei dipendenti del Ministero delle Poste e Telegrafi.

               La guerra di Libia
               La tensione tra il Marchese Solari e i Comandi dell’Esercito raggiunse il massimo due anni dopo
               quando, per soddisfare le inderogabili urgenze della guerra in Libia, alle stazioni someggiabili
               Marconi da 500 W che non fornivano prestazioni soddisfacenti, soprattutto a causa del sovra
               riscaldamento dei motori nel clima libico, si preferirono gli apparati da 300 W della Società
               francese SFR istallate in Cirenaica e nelle isole dell’Egeo. 5









































               7.1 Coperta e prima pagina della descrizione della stazione cammellata di Luigi Sacco


               4   ibidem, l’impiego della TSF in cavalleria risponde alla necessità di collegare rapidamente i reparti inviati in esplorazione con
               i propri e con gli alti comandi. Gli apparati devono essere sufficientemente robusti per resistere alle sollecitazioni provocate dal
               movimento dei mezzi su cui sono montati per il trasporto. Già prima della guerra, le stazioni per cavalleria erano autotrasportate.
               5   Ufficio Marconi di Roma, Lettera al Comando del Corpo di Stato Maggiore, Dotazioni RT mobili per il R. Esercito, 14
               novembre 1912 e risposta del 3 dicembre, AUSSME, fondo F4, Uff. Serv., busta 8.


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