Page 393 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO QUATTORDICESIMO












































                  14.10 Visita di Vittorio Emanuele III all’Officina Radiotelegrafica ed Elettrotecnica di Roma
                        ciali destinati ai riparti crittografici mobilitati e mobili, impiantare tali riparti, sorvegliarli,
                        dirigerli, mantenere i contatti con gli uffici analoghi degli Alleati. […]
                        Ma ripetiamo, tanto lavoro lo stancava; cosicché egli che pure amava moltissimo la critto-
                        grafia ed il bel Reparto che aveva costituito e cresciuto come una creatura del proprio san-
                        gue, desiderava di essere restituito alla propria arma, dove, pur lavorando molto, secondo la
                        sua indole,  avrebbe riposato. 61

                  Proprio per venire incontro a tali esigenze, la sostituzione del Capo del Reparto Crittografico,
                  da attuare subito dopo il termine delle ostilità, era stata programmata da tempo, come risulta
                  dall’assegnazione al Reparto del previsto successore di Sacco, Maggiore Alessandro Romani,
                  avvenuta “ a scopo sperimentale” già il 4 ottobre 1918.
                  Sacco avrebbe avuto la possibilità di continuare una brillante “carriera crittografica” nell’ambito
                  del Ministero degli Affari Esteri che progettava di acquisire le capacità dell’Esercito in questo
                  settore, per affrontare il periodo critico delle trattative di pace. I Familiari del Generale ricor-
                  dano infatti come egli citasse spesso la scelta di restare nell’Esercito e il rifiuto dell’offerta del
                  Ministero, in vista anche di un prestigioso incarico coerente con i suoi mai trascurati interessi nel
                  progresso delle tecnologie radio.
                  Per il tenente colonnello Sacco, il Comando del 3° Gruppo Centri di Mobilitazione Genio assol-

                  61   O. Marchetti, Il Servizio Informazioni, op. cit. p. 213. Dopo la promozione di Sacco a Maggiore, il regolamento stabiliva
                  che Egli fosse trasferito a una unità del Genio, ma il 6 luglio del 1917, la Segreteria dell’Ufficio R comunica all’Ufficio
                  Personale del Comando Supremo di «non poter rilasciare il Maggiore del Genio Sacco Cav. Luigi perché il Servizio non ha
                  modo di provvedere alla sua sostituzione». (Diari Sezione R, op. cit., AUSSME,fondo B1, 101S, Vol. 288d). Dopo la pro-
                  mozione Sacco deve sobbarcarsi nello svolgere, oltre al consueto lavoro crittografico, anche quello di direttore e insegnante
                  dei corsi per Ufficiali radiotelegrafisti dell’Esercito.


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