Page 473 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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ANNESSI
Le posizioni non sono complete perché la
tabella è stata ricostruita utilizzando i termi-
ni interpretati dai decrittatori austriaci al 21
dicembre del 1915. Inoltre, l’ordine alfabeti-
co per colonne della seconda sottoriga non è
sempre rispettato probabilmente per qualche
imprecisione.
I vocaboli telegrafici, i numeri e altre sillabe,
anch’essi in numero di cento, e caratterizzati
dal prefisso 1 sono compresi in una terza sot-
toriga, non inclusa nella tabella precedente
anche perché i vocaboli individuati in questa
sottoriga sono molto pochi.
Proseguendo con l’interpretazione delle fun-
zioni della tabella ausiliaria, riportata per
comodità anche qui accanto, l’aggiunta di un 2 all’inizio di un gruppo si due cifre corrisponde
all’inversione delle lettere nella tabella principale. Per esempio, 228 = “el”. L’aggiunta di un “3”
all’inizio del gruppo corrisponde all’inserimento di una “i” all’interno di una bilettera per cui
“pio” si trasforma in 374, e così via. 13
Come accennato nel testo, le chiavi adottate sono sempre ordinate, come si evince dalle tabelle se-
guenti. La chiave per la tabella ausiliaria coincide con quella scelta per la prima riga orizzontale.
cifrari di servizio a gruppi di Lettere
Caratteristica comune ai cifrari della serie C è l’impiego di parole cifranti con tre lettere scel-
te in un alfabeto italiano abbreviato di 17 lettere, dando luogo a una tabella principale con un
massimo di 17 x 17 = 289 posizioni. Se poi si tiene conto che per ciascuna di queste posizioni,
la tabella ausiliaria consentirebbe di inserire 17 varabili rispetto alla principale, si otterrebbero
4.913 vocaboli. In pratica però il numero di posizioni sfruttate nei diversi cifrari è normalmente
inferiore.
Per la difficoltà di reperire negli archivi italiani questa tipologia di cifrari, le due tabelle base del
Cifrario di Servizio C1, riportate qui di seguito, sono state ricostruite utilizzando, in parte, i dati
contenuti nella relazione di Ronge.
14
13 Le operazioni della tabella ausiliaria non sono ovviamente sempre possibili per le singole lettere. In altri casi danno luogo
a sillabe già contenute nella tabella di Fig.3.1 a e. in questo caso il cifrista può scegliere tra due diverse possibilità.
14 M. Ronge, op. cit., Beilage 18. ,
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