Page 469 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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ANNESSI




                  Gli apparati elencati nella precedente tabella, nonostante abbiano potenze e portate diverse, pos-
                  seggono alcune caratteristiche comuni riguardanti la banda di frequenza utilizzata, compresa tra
                  400 e 1200 metri, corrispondenti rispettivamente alle frequenze di 750 e 250 kHz. Le frequenze
                  di funzionamento, opportunamente distanziate come spiegato più avanti, sono una o tre e, in
                  quest’ultimo caso, possono commutarsi abbastanza rapidamente. I ricevitori sono generalmente
                  realizzati con cristalli di carborundum o con diodi.
                  Oltre che per applicazioni campali, la TSF è utilizzata per i collegamenti delle piazzeforti e delle
                  basi operative tra loro e con le stazioni campali comprese nelle rispettive aree di copertura. La
                  portata di tali stazioni raggiunge normalmente diverse centinaia di chilometri con potenze com-
                  prese tra 1,5 e 5 kW e antenne alte fino a 60 metri.
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                  E’ previsto infine di utilizzare la radio per le comunicazioni tra stazioni a terra e mezzi aerei
                  che, prima della guerra, sono solo i dirigibili ai quali però si aggiungono, sin dai primi mesi del
                  conflitto, gli aeroplani. 8

                  Le tecnoLogie radio aLL’inizio deLLa grande guerra
                   I trasmettitori di cui è dotato l’Esercito italiano sono tutti “a scintilla musicale” generata per
                                                             la quasi totalità mediante “spinterometri rotanti”
                                                             che avevano dimostrato, durante la Campagna di
                                                             Libia, una notevole resistenza nelle difficili con-
                                                             dizioni ambientali di quei territori. Nel caso della
                                                             stazione SFR, anch’essa sperimentata nelle co-
                                                             lonie francesi e in Libia, le scintille si ottengono
                                                             con un particolare spinterometro formato da un
                                                             piatto e una punta oppure mediante un alternato-
                                                             re ad alta frequenza.
                                                             Le modalità di funzionamento di uno spintero-
                                                             metro rotante  si deducono dalla Fig. F1 in cui
                                                             è riprodotto lo schema e la foto del dispositivo
                                                             Marconi a 12 punte usato nella stazioni da 1,5
                                                             kW.  Durante la rotazione, ad ogni passaggio del-
                                                             le punte sotto gli elettrodi fissi del dispositivo,
                                                             vengono prodotte scintille che sprigionano ener-
                                                             gia a radio frequenza. S’irradia così dall’antenna
                                                             una sequenza di impulsi radio mostrati nella Fig.
                                                             F2, naturalmente soltanto negli intervalli di tem-
                                                             po occupati dai punti e linee del segnale Morse.
                                                             Nei  trasmettitori  a  “scintilla  musicale”,  la  fre-
                                                             quenza  di  ripetizione  degli  impulsi  è  compresa
                                                             nello spettro acustico e il tono musicale così ge-
                                                             nerato viene percepito dall’operatore in ricezio-
                                                             ne, contribuendo sia al corretto recepimento del
                                                             segnale utile, sia a distinguere la stazione corri-
                                                             spondente rispetto ad altre emissioni disturbanti.
                  F1 Schema ed esemplare di spinterometro Marconi   All’inizio  del  conflitto,  i  trasmettitori  campali
                  a 12 sporgenze                             erano caratterizzati da una sola o al massimo da

                  7   Le lunghezze d’onda delle stazioni fisse erano comprese tra 600 e 1200 metri. In queste gamme di frequenza per coprire
                  distanze sempre maggiori occorreva aumentare la potenza e la lunghezza d’onda e quindi l’altezza delle antenne. Le sta-
                  zioni costiere delle R. Marina raggiungevano anche la potenza di 15 kW, dovendo comunicare a distanze ancora maggiori.
                  8   C. Bardeloni, , Rivista di Artiglieria e Genio, luglio - agosto 1912, p.309 – 336.


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