Page 471 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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ANNESSI
F3 Onde e. m. generate da scintille poco smorzate (in alto) e poco smorzate
frequenza del tipo Goldschmidt o Alexanderson concepiti per impianti di elevata potenza usati
nelle comunicazioni a grandi distanze e generalmente non applicabili, per peso e dimensioni,
alle stazioni campali. Alcuni tentativi di estendere questa tecnica a impianti di potenza più bas-
sa, compiuti dai Francesi anche per i trasmettitori SFR da 300 W, non hanno conseguito esito
soddisfacente.
L’alternativa costituita da generatori ad “arco musicale” di Poulsen era stata sperimentata prima
della guerra. Tre stazioni di questo tipo con potenza di 3 KW, compatibili con l’impiego campale
e fornite dalla Marconi Wireless, allo scopo di «istaurare comunicazioni telefoniche ottenute
modulando l’onda continua generata», vennero restituite al fornitore dopo le prove effettuate
dall’Istituto Radiotelegrafico Militare dell’Esercito italiano che aveva giudicato il loro impiego
troppo complesso e quindi non adeguato agli scopi campali. Le prove effettuate a questo fine
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anche presso l’Esercito austriaco avevano condotto a conclusioni analoghe.
La transizione alla trasmissione campale con onde continue si conseguirà nel corso del conflitto,
grazie all’impiego delle valvole termoioniche che, all’inizio della guerra, non garantivano anco-
ra la stabilità e continuità di funzionamento necessaria al fronte. La situazione cambierà grazie
alla realizzazione di valvole a vuoto spinto, applicate prima nei dispositivi riceventi e nell’ultimo
anno di guerra anche nei trasmettitori di piccola e media potenza, consentendo unitamente ad
altre misure, un più vasto impiego della radio nelle zone di guerra e riducendo la facilità d’inter-
cettazione delle radio comunicazioni.
12 Lettera all’Ufficio Servizi del Corpo di Stato Maggiore dal Ministero della Guerra – Ufficio d’Ispezione dei Servizi Ae-
ronautici, 31 luglio 1912, AUSSME, F4 Uff. Serv., Racc.8, f 128.
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