Page 158 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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mitragliere da 20, il personale militare del Quirinale e il personale
                          delle Stazioni segnali di Levkas e Drepano, poste sul canale. Si
                          decise di inviare il gruppo e Prevesa, ma, poi, si ritenne più
                          conveniente inviare i mezzi a Corfù e, eventualmente, oltre. Su
                          una delle lance vengono imbarcati i bagagli del personale della
                          Marina; sull’altra il personale  munito di salvagente, con armi
                          munizioni, bombe a mano, viveri,  acqua, fuochi very  e una
                          cassetta di pronto soccorso.
                          Il gruppo parte alle 16 con il rimorchiatore che trascina le due
                          lance.
                          Rimangono il cap. Moracchiello e 5 marinai, che hanno  a
                          disposizione una motolancia diesel attrezzata per la traversata
                          fino a Taranto. Non  si  hanno notizie  del personale di Capo
                          Dukato che, probabilmente, si è già allontanato (il 12 raggiunge
                          Guiscardo, a Cefalonia, con mezzo non specificato).
                          All’arrivo di due autocarri carichi di tedeschi la motolancia si
                          allontana (giunge a Brindisi il 12 mattina con 5 o 6 perone a
                          bordo).
               Verso      Il gruppo Fiume, con mare grosso, nei pressi del faro di Sivota,
             mezzanotte  ne recupera il personale.
              11 ore 6    Il gruppo Fiume giunge a Corfù.
                          Durante la cena il colonnello Ottalevi e il cap.  Moracchiello
                          sono invitati dal cap. tedesco Schmied, armato, a raggiungere la
                          città militare, dove si trovano le truppe. Qui giunti, ove si trova
                          il ten. col. di artiglieria Thonet Vaglio, scoppia un diverbio e lo
                          Schmied uccide il col. Ottalevi. Si accendono scambi di colpi.

                          Verso mezzanotte giunge l’ordine della divisione di cedere le
                          armi. Vaglio chiede di parlamentare e ottiene che venga
                          effettuato il funerale del colonnello, che i reparti rimangano
                          nell’isola in  attesa dei mezzi per  rientrare  in Italia e che gli
                          ufficiali conservino l’arma.
              12 ore 8    Consegna delle armi.
             pomeriggio   Funerale del colonnello Ottalevi.
                          I tedeschi ricevono rinforzi. Venendo meno ai patti, i tedeschi
              13 ore 6    ordinano il trasferimento  del presidio italiano,  che dovrà
                          raggiungere Agrinion (distante circa 200 chilometri).
              18 alle 21   Arrivo, a piedi, ad Agrinion.
                 19       Partenza per Missolungi.


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