Page 69 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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Il dragaggio
Le mine, posate in genere dai sommergibili, ma anche da aerei, furono una
delle minacce che i Comandi Navali italiani dovettero affrontare.
A Marialbania Durazzo furono richiesti due dragamine militari e due
mercantili d’altura, e a Tolone quattro dragamine mercantili d’altura e quattro
mercantili per il dragaggio ravvicinato.
Il 16 giugno 1941 Maristat chiese a Maripers la formazione di un nucleo
di ufficiali pratici al dragaggio. Sulle coste della Grecia si stava svolgendo un
intenso lavoro di dragaggio.
Il 21 gennaio 1941 fu trovato un banco di mine nemiche a 7 miglia per
90° da Capo Dukato. Iniziato subito il dragaggio, la zona fu presto ripristinata
al traffico.
Il 23 maggio 1941 mine nemiche nelle vicinanze di Capo Dukato
causarono la perdita della cannoniera Matteucci, del cacciatorpediniere Mirabello
e dei piroscafi tedeschi Kybels e Malburg. La squadriglia dragamine di Patrasso,
insieme a un’altra squadriglia inviata in tutta fretta da Napoli, iniziò la bonifica
della zona.
Il 20 ottobre le torpediniere Altair e Aldebaran, uscendo con un
convoglio dal Golfo del Pireo, affondavano per urto contro mine in una zona a
circa 3 miglia a nord-ovest dell’isola di San Giorgio.
Era stato presto compreso che occorreva condurre un accurato controllo
della presenza di mine nelle acque delle Isole Ionie. Per questo Supermarina
aveva costituito, con dragamine venuti da Ancona, La Maddalena, Messina
Olbia e Pola, cinque Squadriglie per il dragaggio di altura. Nel luglio del 1941
era stata aggiunta una Squadriglia da adibire al dragaggio ravvicinato.
Nella pagina seguente: 4 maggio 1941, l’Ufficio Collegamento Marina
germanica viene informato sull’inizio del dragaggio a nord di Cefalonia fino a
Patrasso. (Supermarina-Scacchieri Esteri, b. 12, f. 290, sf. 1)
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