Page 183 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie                                              183



               Lanzarotto Malocello negli atti notarili




                          a è una ulteriore affermazione del Canale che ci lascia più col-
                          piti, poiché egli afferma di aver reperito negli archivi notarili di
               M Genova tre documenti:
               a)  uno del 1° aprile 1330, in cui Lanzarotto Malocello (con questa dizione
                  del nome) vi figura quale testimone.
               b) il secondo del 22 febbraio 1384.
               c)  il terzo del 18 marzo 1391 in cui agisce Eliana figlia di Bartolomeo
                  Fiesco e moglie del “q. Lanzarotto Marocello”.
                  La lettera “q” negli atti notarili è abbreviazione di “quondam” e corri-
               sponde all’italiano “fu” riportato nei documenti dello stato civile.
                  Questo vuol dire che Lanzarotto Malocello era sicuramente vivo e re-
               sidente a Genova nell’Aprile 1330 e che era premorto alla moglie almeno
               nel 1384. Moglie che era appartenente all’importante famiglia Fiesco o
               Fieschi.
                  Da ciò si deduce, conclude il Canale, l’importanza anche di Lanzarotto
               per aver concluso un tale matrimonio: segno che il nostro doveva apparte-
               nere alla nota famiglia Malocello, Marocello o Maroxello.
                  Non deve stupirci il fatto che Lanzarotto fosse premorto alla moglie;
               si tenga presente che dall’antica Grecia fino a tutto il Medioevo, il matri-
               monio (soprattutto tra famiglie importanti) era un fatto di affari e non di
               amore, tanto che le donne si sposavano già a quattordici-quindici anni ed
               i mariti avevano dai venti ai trenta anni in più. Appunto perché dovevano
               aver già fatto così tanta carriera nella politica, nel commercio o nell’arte
               della guerra, da fornire valide garanzie di stabilità e sicurezza economica.
               Il ritorno in patria di Lanzarotto doveva essere avvenuto una ventina d’an-
               ni dopo, visto che il nostro Lanzarotto era testimone in un atto notarile a
               Genova il 1° aprile del 1330 e proprio in quell’epoca aveva reso nota la
               propria scoperta, dato che nella nota cartografia del Dalorto del 1325 le
               Canarie non sono riportate ed invece in quella del Dulcert del 1339 non
               solo vi sono, ma l’isola è indicata proprio come scoperta da lui: se si calco-
               la un ritorno a Genova nel 1330 (in tempo per fare da testimone in un atto
               notarile), Lanzarotto avrebbe avuto ben nove anni di tempo per pubbliciz-
               zare la propria scoperta in maniera tale da consentire al Dulcert di inserirla
               nella cartografia del 1339.
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