Page 159 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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Il repertorIo 159
VII. 2. Le musiche, il Risorgimento e la committenza
“[…] L’epoca moderna più bella, tanto per le canzoni patriottiche, quan-
to per le bande militari, fu il 1848, nella quale in ogni angolo d’Italia
l’entusiasmo popolare si espandeva nella lirica eroica del Mameli, del
Mercantini, del Brofferio, del Dall’Ongaro […]”.
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Le musiche composte per le bande militari o comunque entrate a far parte del
loro repertorio sono espressione di un sentimento patriottico che trova la sua sintesi
in artisti come Giuseppe Verdi. Il Risorgimento ha ispirato la composizione di inni,
marce e canti popolari. Al fianco dei canti celeberrimi - l’Inno di Garibaldi, l’Inno
di Mameli, Addio mia bella addio, i cori del Nabucco, dell’ernani e dei Lombardi
alla prima crociata di Verdi - ve ne sono altri oggi sconosciuti ad esempio Dio
protegga italia e il re di Emanuele Krakamp e Il 2 Giugno 1861 di Gustavo Ros-
sari (1827-1881), dedicati alla nazione italiana. Rossari è autore pure di evviva
dai milanesi ai fratelli napoletani (questi due pezzi sono stati pubblicati a Milano
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nel 1861) e di una Marcia funebre, eseguita, come si legge sul frontespizio, il
22 marzo 1860 in commemorazione delle vittime delle Cinque Giornate di Milano
del 1848. Anche Saverio Mercadante ha salutato l’Unità d’Italia con due compo-
sizioni, raccolte in un’unica stampa che consta di due stornelli napoletani, tippiti
tuppete tappete e È partita la nave dallo puorto, eseguite al Teatro Pagliano di
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Firenze, la sera del 23 marzo 1861. Entrambe sono scritte per canto e pianoforte,
in 6/8 e in Sol maggiore. La prima inizia con un “andantino amoroso”; la seconda
con un “andantino sostenuto”. Riportiamo entrambi i testi nell’appendice n. 2 e le
musiche nelle figurealle pp. 23-26.
Nel 1862, a Parma durante una serata di beneficenza per gli asili infantili ci fu
un importante concerto. Le bande militari eseguirono l’Unione italiana, una fan-
tasia di Giovanni Rossi composta sui motivi dell’Inno di Garibaldi, della Marcia
Reale e dell’Inno Nazionale. Sulla stampa si legge:
Nella serata a benefizio degli Asili d’infanzia, alla quale prestarono il loro
concorso i cantanti Pozzi - Branzanti e gli Asili d’infanzia signor Fiora-
304 Cito direttamente da aMintore galli, Manuale del Capo-Musica, cit., p. 37.
305 gUStavo roSSari, Il 2 Giugno 1861 op. 79, marcia, Milano, Tito di G. Ricordi, t.s. 1861.
Sul frontespizio si legge “Dedicata alla nazione italiana eseguita il giorno suddetto”. gU-
Stavo roSSari, Evviva dai milanesi ai fratelli napoletani, polka per pianoforte op. 78, Mi-
lano, Tito di Gio. Ricordi t.s. 1861; Marcia funebre op. 61, Milano, Tito Ricordi, t.s., 1860
Sul frontespizio si legge: “eseguita il giorno 22 marzo 1860 alla messa solenne che ebbe
luogo per cura della giunta municipale sulla piazza d’Armi di Milano”.
306 Saverio Mercadante, Tippiti [...] È partita la nave, cit. Sul frontespizio si legge “Al bene-
merito cittadino Lorenzo Dei March. Niccolini. Eseguiti con gran successo in un Concerto
dato al Teatro Pagliano a favore dell’Unità d’Italia la sera del 23 marzo 1861, dall’egregio
artista di canto Sig. Francesco Cuturi”.