Page 158 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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            complesse che non siano i semplici ballabili.  Ne sono un esempio le sinfonie e le
            messe di Giuseppe Vaninetti (ex allievo dell’Ospizio di S. Lorenzo) scritte per un
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            organico ampio.
               Tuttavia il repertorio non è uniforme. In conseguenza di questo bisogno di uni-
            formità - che a partire da Krakamp è stato avvertito da studiosi e musicisti e si è
            poi esteso ad una larga fascia del popolo - alcuni editori si cimentano nel proporre
            un repertorio valido per le bande militari. Di seguito riportiamo quello pubblicato
            da Alfonso Lapini:
               Cenni sul Repertorio Militare Italiano di Composizioni in Partitura per Banda
            di soli maestri Capi Musica del Regio Esercito, Firenze, Adolfo Lapini, s.d.
               Ascolese Raffaele Brigata ravenna marcia militare con fanfara
               Palazzi Eugenio Goccioloni di Montagna galop
               Trenta Giuseppe Gemma mazurca
               Ricci Ettore Pace marcia funebre
               Montanari Angelo Pensieri lugubri marcia funebre
               Canino Mario Musa Alpina mazurca
               Rapisarda Sebastiano Cuore d’artista mazurca
               Massa Giuseppe Una Lacrima ed un Fiore marcia funebre
               Napoletano Pasquale Maria mazurca
               Antonini Angelo Avanti sempre, Savoia! galop
               Ascolese Domenico Sulle rive dell’adige mazurca
               Bonferoni Pietro Delfina polka
               Marengo Luigi Un saluto a Messina marcia militare con fanfara
               Chibbaro Angelo Fatalità mazurca
               Ascolese Gennaro Patria marcia militare
               Matacena Cav. Sebas. Eco di Massaua
               Da notare che alle marce si alternano pezzi ballabili. Fra gli autori figurano i
            fratelli Ascolese, Sebastiano Matacena, Angelo Montanari, Ettore Ricci, Giuseppe
            Trenta, dei quali parleremo, e Pasquale Napolitano (o Napoletano), probabile auto-
            re della trascrizione per grande banda di Marcia e sveglia dei granatieri dell’anno
            1775 una delle prime marce a noi pervenute alla quale accenneremo più avanti.





            302  Negli orfanotrofi del Regno delle Due Sicilie venivano utilizzati pezzi tratti da opere per
                esercitare i fanciulli nelle trascrizioni e nelle riduzioni, oppure composizioni dei docenti
                ad esempio la Sinfonia in Gesolfaut; una Messa di Palestrina a tre voci; la Salve Regina di
                Tommaso Consalvo. Ne abbiamo accennato anche in precedenza. enrica doniSi, le Scuole
                Musicali, cit., pp. 90-91.
            303   Cfr. Scheda biografica.
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