Page 160 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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160                                Le bande musicaLi miLitari daLL’unità d’itaLia aLLa prima metà deL novecento


                  vanti, il maestro Gio. Rossi fece eseguire una musica giudicata da tutti
                  cosa eccellente tanto per la nobiltà del concetto, come pel fino e difficile
                  magistero dell’arte. Né con più filosofia, né maggiore verità potevansi
                  rannodare in un solo insieme i tre canti patriottici che inneggiarono dal
                  Cenisio a Taranto e sollevare la nazione a libertà. L’orchestra e le bande
                  militari eseguirono a meraviglia questa musica, che tutti applaudirono
                  commossi. È dessa una fantasia intitolata l’Unione italiana, ed è compo-
                  sta da motivi dell’Inno Garibaldi, della Marcia Reale e dell’Inno Nazio-
                  nale Fratelli d’italia. 307

               Probabilmente si trattava dell’orchestra del teatro di Parma e, forse, le bande
            militari erano le bande dei reggimenti stanziati nei dintorni.

               Oltre agli inni d’Italia, si componevano anche inni all’Europa. In questo senso
            si potrebbe affermare che la musica ha anticipato i bisogni e le aspettative degli
            uomini. Un inno all’europa, oggi perso, è stato scritto in versione sinfonica e ban-
            distica da un certo maestro Roverti del quale ignoriamo il nome. Sempre a Parma
            il 24 novembre 1893 la Musica del 29° Reggimento Fanteria diretta dal m.° De
            Vittori esegue i seguenti brani: Marcia Reale  di Gabetti; Duetti da La forza del
            destino di Verdi; Care memorie, un valzer di Gualfardo Bercanovich; Pot pourri
            nel ballo di Brahms;  a lei, una mazurca di Hral;  Dicbter und Bauer, una sinfonia
            di Suppé. 308
               Molti pezzi sono stati dedicati alle grandi personalità del Risorgimento, alle
                                                                  309
            truppe impegnate nei combattimenti ed alle autorità militari.  Ne citiamo alcuni.
            Due pezzi sono in omaggio a Giuseppe Garibaldi: i Carabinieri genovesi un canto
            di guerra con accompagnamento di pianoforte di Angelo Francesco Lavagnino e
            avanti italiani una marcia dei volontari del siciliano Bernardo Geraci.  Alessan-
                                                                           310

            307  Notizie - Parma, «Gazzetta Musicale di Milano», a. XX, n. 23, 8 giugno 1862, p. 83. Poz-
                zi- Branzati è in realtà un solo cantante.
                È da notare che sin da questi anni, sebbene l’Inno Italiano fosse la Marcia Reale, il popolo
                avvertiva come tale l’Inno di Mameli.
            308  «La Gazzetta di Parma», a. XXXIV, n. 314, 24 novembre 1893, p. 3.
            309  Degno di menzione perché indicativa di un legame fra le milizie e la musica seppure non
                riguarda le bande, è la vita professionale del colonnello Cesare Ragani. Nato a Bologna nel
                1785, si arruola e fa carriera nell’esercito di Napoleone partecipando ai moti del ‘31. Tra il
                1854 ed il 1856 dirige il teatro di Parigi. Sposa una cantante, Giuseppina Grassini, cantante,
                zia di una cantante famosa, Giulia Grisi. Muore a Romainville nel 1862, «Gazzetta Musicale
                di Milano», a. XX, n. 23, 8 giugno 1862, p. 83.
            310  Angelo Francesco Lavagnino è l’autore de i Carabinieri genovesi, canto di guerra con ac-
                compagnamento di pianoforte, Milano, F. Lucca, dopo il 1850 e ha trascritto i Duetti per
                violino sopra motivi del rigoletto di Verdi, Milano, Tito di Gio. Ricordi, circa 1854. En-
                trambe le composizioni sono custodite nel conservatorio di Milano.
                Bernardo geraci, avanti italiani, Palermo, Salaria, 18….
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