Page 172 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
P. 172

172                                Le bande musicaLi miLitari daLL’unità d’itaLia aLLa prima metà deL novecento


            missione tecnica per approvare ufficialmente l’adozione delle marce e degli inni in
            uso nelle bande e fanfare dell’Esercito. La commissione è formata dal Colonnello
            Pietro Giannattasio, presidente,  dai colonnelli Cleto Gasdia ed Enrico Muzzi, e
            dai maestri Domenico Fantini e Amleto Lacerenza. Le marce d’ordinanza e gli inni
            adottati sono stati pubblicati in Segnali e ritornelli a cura dello Stato Maggiore.
            Esercito - III Reparto - Ufficio regolamenti, n. 6035 del 1 settembre 1972.
               Nei secoli XIX e XX si assiste ad una proliferazione delle marce. Fra le pri-
            me giunte fino a noi è la Marcia e sveglia dei granatieri dell’anno 1775, marcia
            d’ordinanza del 3° Reggimento Granatieri. È anonima. La data si legge dal titolo
            stesso del pezzo. La copia di una trascrizione a stampa per grande banda è custodita
            nell’archivio musicale della Banda della Brigata Artiglieria Contraerea dell’Eserci-
            to di Padova. Il trascrittore è il maestro P. Napolitano, (probabilmente si tratta del
                                           321
            capomusica Pasquale Napolitano).  La struttura musicale consta di una marcia e
            un trio. La marcia è in tempo 2/4 e in tonalità Fa maggiore. L’organico è il seguen-
            te: ottavino in do, clarinetti piccoli in mi b (primi e secondi) e clarinetto soprano. 322
               Un esempio ancora inedito di marcia militare è Passa la Cremona di Agostino
            Garello. Essa rispetta i canoni tipici del genere: è formata da una marcia e un trio,
            in tempo 2/4, tonalità in Si bem. magg. La marcia inizia con un ff - passa a un mf-
            procede con un crescendo e, dopo la ripetizione di una linea melodica, prepara la
            sua conclusione con un piano. Anche il trio inizia con un ff, nella battuta 44, che
            va nel f.  Per quanto non sia riportato l’organico, nel trio sulla battuta 45 si legge
            “trombe” e sulla battuta 62 “tutti”. Restata manoscritta, Passa la Cremona è dedi-
            cata al colonnello comandante Gaetano Ferrigno. La riportiamo nella figura n. 7.
            Un’altra marcia è Veloce club di Gianluca Tocchi (allievo di Respighi e docente di
            composizione), trascritta per banda e ridotta per pianoforte da Vincenzo Borgia.
            Nella figura n. 8 riportiamo la riduzione per pianoforte.




            VII. 5. La musica è un veicolo di pace


               Se in periodi di alti valori umani, quale è stato il nostro Risorgimento, i mu-
            sicisti e la musica hanno lottato per giuste cause, in altri periodi purtroppo non si
            sono sottratti ad obbedire ai “padroni”. Penso ad Hitler ed al nazismo. Penso al fa-
            scismo. Sono pagine buie della nostra storia che devono essere ricordate e studiate
            soprattutto dalle nuove generazioni, affinché si eviti in futuro tanto spargimento di
            sangue. Come tutti i prodotti dell’uomo, siano essi scientifici, culturali o artistici,
            anche la musica è stata strumento di guerra, utilizzata sia per celebrare dittatori e


            321  Cfr. Scheda biografica.
            322  criStiano Pignata, Marce, cit., vol. 1, pp. 270-271; Ivi, vol. 2, pp. 12-24.
   167   168   169   170   171   172   173   174   175   176   177