Page 59 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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Il NoveceNto, la musIca e le mIlIzIe                                     59
              III. 2. Il direttore e il vice direttore


                 Al direttore competono diversi compiti. Riferendoci in particolare alla prima
              metà del Novecento, egli ha la responsabilità del repertorio, degli aspetti organiz-
              zativi e finanziari, e, per certi aspetti, dell’organico. Vediamo in primis il reper-
              torio. Il direttore sceglie i pezzi da trascrivere e compila le partiture secondo “la
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              propria concezione artistica”.   Non ha vincoli di case editrici, né di autori, siano
              essi italiani o stranieri, se non che rispondano ad un “elevato indirizzo artistico”.
                                                                                    102
              La dicitura che ho citato è intenzionalmente generica, con ogni probabilità per con-
              sentire un ampio potere decisionale al responsabile. Il direttore propone l’acquisto
              del materiale occorrente alla musica: strumenti, carta di musica, leggii ed altro (ma,
              per quanto concerne la Banda dei Carabinieri, l’acquisto deve essere deliberato dal
              Comando della Legione Allievi Carabinieri di Roma). È responsabile delle spese
              ordinarie: copiatura di musica, riparazioni di strumenti; spese di cancelleria e tasse
                                                                                103
              postali. Gli strumenti ed il materiale di musica gli sono dati in consegna.  Può
              valersi dell’opera del sottufficiale trombettiere o tamburino, senza che ad essi sia
              elargito alcun compenso aggiuntivo, per sostituire gli orchestrali di strumenti ana-
              loghi che risultino assenti. In caso di assenza  temporanea di uno o più suonatori
              il direttore ha facoltà di disporre  spostamenti fra gli orchestrali, facendo cambiare
              loro parti o strumenti, in base a criteri puramente tecnici. 104
                 Soprattutto nella prima metà del Novecento, il direttore delle bande e fanfare
              reggimentali deve far fronte ad alcune difficoltà “nascoste”, che solo gli addetti ai
              lavori riconoscono:
              1) “organizzare” il complesso musicale a fronte dei congedamenti periodici, a ca-
                 denza quadrimestrale, dei musicanti di leva;
              2) effettuare una ricerca accurata dei potenziali aspiranti fra le reclute e valutare il
                 loro grado di preparazione artistica.
                 La scelta dei militari non deve contrastare altre esigenze operative; da qui la
              difficoltà di assicurare un organico in grado di garantire l’adeguato livello artisti-
              co. I problemi aumentano in relazione al repertorio che il “capo musica” desidera
              realizzare. L’organico di Vessella è sempre stato un criterio a cui ispirarsi, ma era
              necessario “adattare” la strumentazione a ciò di cui si poteva disporre. Il quadro
              permanente prevedeva uno o al massimo due sottufficiali musicanti, per cui  si im-
              piegava molto tempo per realizzare le riduzioni e le trascrizioni e per adeguare, di



              101  Ivi, p.11.
              102  Cito direttamente da Ibidem.
              103  istruzione, p. 49.
              104  Notificazione di Concorso per la nomina di 53 Musicanti effettivi nel Corpo Musicale della
                  regia aeronautica (Gazzetta Ufficiale n. 10 del 4 gennaio 1937-XV), p. 8.
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