Page 28 - STORIE DI FRANCOBOLLI - LE FORZE ARMATE ITALIANE
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I militari con essi la nota perdita della Nave della liberazione dell’Italia parte-
da battaglia Roma, ne rappresen-
cipò con tre battaglioni inquadrati
e la Guerra di Liberazione tano un’eloquente testimonianza. nel Gruppo di Combattimento
Delle navi che non poterono pren-
“Folgore”. In merito alla Regia Ae-
dere il largo una parte si autoaf- ronautica, le clausole della resa agli
fondò per non cadere in mano Alleati imponevano che ogni aereo
tedesca. Di quelle che riuscirono a italiano venisse trasferito nelle basi
partire, molte Unità furono impe- alleate. Malgrado le grosse diffi-
gnate nel recupero di truppe ita- coltà, come la mancanza di combu-
a
È ben noto che all’indomani dell’8 settembre 1943 l’Italia mini, di cui 300 carabinieri, vennero aggregati alla 36 Di- liane dai Balcani e dalle isole Egee, stibile, la presenza delle truppe
si trovò lacerata e divisa, politicamente ma anche militar- visione statunitense e mandati in prima linea sul fronte (portarono in Patria circa 25.000 uo- tedesche e la distanza delle basi
mente, subendo l’occupazione di una parte significativa di Cassino. Avranno il loro battesimo di fuoco nella batta- mini) e in seguito nei rifornimenti nell’Egeo, in Albania e in Grecia,
del territorio nazionale. Il governo Badoglio aveva av- glia di Montelungo l’8 dicembre del 1943. La nascita di di alcune delle forze – quelle che unita alla limitata autonomia degli
viato trattative con gli Alleati per ricostituire le Forze ar- un Governo unitario antifascista consentì di rafforzare le potevano essere raggiunte – che si aeroplani, oltre 200 aerei italiani at-
mate italiane in funzione anti-germanica. Le Unità formazioni militari italiane operative a partire dal mag- erano opposte ai tedeschi. terrarono negli aeroporti alleati,
militari sul territorio dopo l’armistizio possono essere di- gio del 1944 sotto il nome di Corpo Italiano di Libera- Tale opera proseguì nel corso della sebbene molti fossero in condizioni
vise in tre grandi blocchi sulla base della direzione presa zione (CIL) – forte di 24.000 uomini – inquadrato nel V Guerra di Liberazione, durante la di precaria efficienza e scarso va-
dalle loro azioni: alcune combatterono i tedeschi isolate e Corpo inglese, che partecipò ai combattimenti sul fronte quale la Regia Marina operò, oltre lore bellico. Questo gruppo di ap-
1. I Carabinieri del contingente R senza esitazione sin dai primi momenti, altre, scioltesi, adriatico portando alla liberazione dell’Abruzzo e delle che nel Mediterraneo, anche nel- parecchi, insieme a un altro
entrano a Roma 5 giugno 1944 operarono nell’ambito della Resistenza, mentre le Unità Marche. Nel contesto della grande riorganizzazione del l’Atlantico, nel Mar Rosso e persino centinaio che si trovava già in zona
2. Combattimenti a Montelungo nel costituite in accordo con gli Alleati, inquadrate in regolari fronte alleato in Italia, nell’autunno 1944 il CIL viene nell’Oceano Indiano, compiendo alleata, costituì una base di circa
dicembre 1943. Il ricostituto Esercito
italiano combatte contro i tedeschi reparti di nuova costituzione, combatterono a fianco sciolto per permettere la costituzione dei più importanti un gran numero di missioni. Fu- 250 aerei operativi; nonostante pro-
3. SIAI SM 82 della Regia Aeronautica degli alleati stessi o fornirono loro appoggio logistico. Gruppi di Combattimento. In esecuzione degli ordini ar- rono compiute anche numerose blemi di usura, questi velivoli con-
nei Balcani per supporto alla lotta Sul territorio continentale la maggior parte delle Unità mistiziali ricevuti, la Regia Marina si schierò pratica- operazioni speciali, come, ad esem- tinuarono a onorare il giuramento
contro i tedeschi
italiane fu sopraffatta dai tedeschi. In molti casi, ufficiali, mente da subito, mantenendo l’integrità dei reparti e la pio sbarchi di sabotatori o informa- fatto al re e rispettare gli accordi
4. Reparto italiano del Gruppo di com- sottufficiali e soldati si rifiutarono di arrendersi e furono continuità del comando, contro il nuovo aggressore e al tori in territori occupati dai presi dal Governo italiano con gli
battimento Friuli nel gennaio 1945 -
indossano unifomi di foggia britan- fucilati, e quelli che si arresero vennero deportati in Ger- fianco del re; una minima percentuale del personale ade- tedeschi. L’apporto della Marina Alleati, partecipando attivamente
nica mania. Gli internati militari italiani (IMI) furono più di rirà, nel prosieguo, alla Marina della Repubblica Sociale, non si ebbe però solo in mare, ma alla Guerra di Liberazione. Con il
5. Incrociatore Emanuele Filiberto 600.000 e di questi circa 50.000 non tornarono più. Per che sorgerà di lì a breve. Quest’atto di lealtà verso la con- anche a terra, principalmente con il passare dei mesi vennero schierati
Duca d'Aosta in Atlantico alla cac- 5
cia di unita navali tedesche tra il no- quanto riguarda l’Esercito, a fine settembre si costituì il tinuità dello Stato comportò ovviamente scontri e per- Reparto di fanteria di Marina “San nuovi aerei che richiesero, in bre-
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vembre 1943 e il febbraio 1944 1° Raggruppamento italiano motorizzato: circa 5.000 uo- dite: gli attacchi subìti dalle Forze Navali da Battaglia, e Marco” che alla battaglia finale vissimo tempo, la necessità di
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