Page 75 - STORIE DI FRANCOBOLLI - LE FORZE ARMATE ITALIANE
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ceduto. Lo sforzo principale avversario si spostò, tanto che dell’offensiva britannica. Nonostante la sproporzione delle fino in Tunisia, concluso nel 1943, quando già si
Rommel ordinò l’afflusso di unità in rinforzo in quel set- forze, la difesa continuava a tenere. Il 2 novembre, all’una stava preparando lo sbarco in Sicilia.
tore. Il giorno 27, nel pomeriggio, un violento contrat- del mattino, dopo tre ore di preparazione intensa e violenta “Now this is not the end. It is not even the beginning
tacco italo-tedesco, con l’appoggio delle forze aeree, fu dell’artiglieria e dell’aviazione, il generale Montgomery of the end. But it is, perhaps, the end of the begin-
sferrato simultaneamente contro gli Australiani e contro lanciò l’attacco decisivo e finale. A nord cominciano i Neo- ning”. Così Winston Churchill dal discorso alla Man-
gli Scozzesi. zelandesi e gli Scozzesi, riuscendo ad incunearsi tra le Divi- sion House del 10 novembre 1942, si rivolse ai
L'azione fu però duramente contrastata da grosse forma- sioni “Trieste” e “Littorio” ed a spingersi al di là del settore Britannici a proposito della vittoria alleata in Egitto.
zioni di caccia britannici. Anche le azioni terrestri vennero della Divisione “Ariete”. Alle prime luci del giorno, reparti
stroncate dal fuoco terrificante dell’artiglieria britannica. tedeschi, con i resti delle prime due Divisioni italiane con- Al termine del conflitto e con la ripresa dei rapporti
Le colonne d’attacco dovettero ripiegare, dopo aver subito trattaccarono il saliente, dando luogo ad un’aspra e furi- diplomatici, El Alamein divenne un luogo di riconci-
forti perdite. Il giorno 28, Rommel convinto che le unità bonda battaglia di carri armati che durò tutta la giornata, liazione, soprattutto grazie al colonnello del Genio,
italo-tedesche non fossero oramai più in grado di respin- ma che non riuscì a ricacciare l’avversario. Le perdite fu- Paolo Caccia Dominioni, reduce della campagna in
gere le unità avversarie, chiese di far ripiegare l’Armata rono elevate da ambo le parti. Il 4 novembre, alle 7 del mat- Africa Settentrionale, che propose e realizzò un Sa-
su posizioni più arretrate, ma a livello politico l’ipotesi fu tino, i Britannici ripresero con estremo vigore l’offensiva su crario militare per ricordare coloro i quali furono im-
rifiutata. tre direttrici. A nord gli Australiani ricominciarono ad pegnati sul fronte egiziano lungo la strada litoranea
La mattina dello stesso giorno, Neozelandesi e Scozzesi, avanzare verso la costa dove si scontrarono con unità tede- che collega Alessandria con Marsa Matruh.
dopo aspri combattimenti, sommersero un caposaldo della sche, mentre a sud unità corazzate britanniche lanciarono
posizione di resistenza della Divisione “Trento”. l’azione contro i limiti di saldatura fra i resti delle Divisioni
Alla sera, preceduti da un’ora di intenso fuoco di prepara- “Trento” e “Ariete”. La sera del 4 novembre il Corpo d’Ar- - Bersagliere in una postazione avanzata
zione dell’artiglieria, gli Australiani lanciarono un nuovo mata Corazzato Italiano, dopo valorosa lotta, venne an-
violento attacco contro le posizioni italo-tedesche, per scar- nientato.
- Monumento di "Quota 33" ai Caduti
italiani di El Alamein dinare le difese e proseguire poi sino ad Abd el Rahman. Il braccio dei rifornimenti allungato condizionò le già pre-
- Soldati nelle trincee scavate nel de- Ancora una volta furono fermati e respinti. carie condizioni del sistema logistico italo-tedesco.
serto Il 1° novembre segnava ormai l’ottavo giorno dall’inizio Al termine della battaglia iniziò un lungo ripiegamento
• DATA DI EMISSIONE: 23 ottobre 2012
• VALORE: € 1,40
• TIRATURA: quattro milioni e cinquantamila esemplari
• VIGNETTA: raffigura, a sinistra, la base italiana Quota 33, una delle tre architetture che
compongono il Sacrario Militare di El Alamein, realizzata nel 1948 sulla litoranea per
Alessandria d’Egitto; a destra è riprodotto lo stemma della Brigata paracadutisti Folgore con
l’omonima scritta rappresentativa e, sullo sfondo, un cielo notturno con un fulmine a
simboleggiare la stessa Brigata. Completano il francobollo la leggenda “70° ANNIVERSARIO
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DELLA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 1,40” 6
• BOZZETTISTA: Luca Vangelli
• STAMPA: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia
• COLORI: quadricromia
• CARTA: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente
• GRAMMATURA: 90 g/mq
• SUPPORTO: carta bianca, autoadesiva Kraft monosiliconata da 60 g/mq
• ADESIVO: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
• FORMATO CARTA: 40 x 30 mm
• FORMATO STAMPA: 40 x 30 mm
• FORMATO TRACCIATURA: 46 x 37 mm
• DENTELLATURA: 11 effettuata con fustellatura
• FOGLIO: quarantacinque esemplari
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