Page 19 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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I prIgIonIerI e la MIssIone MIlItare specIale
a dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia il 28 luglio
1914 e la conseguente discesa in campo della Russia a fianco di quest’ul-
L tima ebbero una conseguenza paradossale: centinaia di migliaia di sud-
diti asburgici di nazionalità ceca, slovacca, italiana, romena e serba si trovarono
ad essere mandati a combattere in difesa degli interessi di uno Stato e di un
sovrano che essi non riconoscevano proprio, e che anzi sovente detestavano.
Particolarmente incresciosa era la posizione dei sudditi italiani abitanti le
province del Trentino, della Venezia Giulia ed in minor misura del Carnaro
e dell’Istria. Dal momento in cui l’Italia dichiarò la propria neutralità, essi si
trovavano a militare nelle file di un esercito che rischiava, come poi accadde,
di combattere contro quello del Regno d’Italia, ovvero della nazione alla quale
trentini e giuliani sentivano in gran parte di appartenere.
Il gran numero di diserzioni verificatesi fra i reparti cecoslovacchi e serbo-
croati fin dai primi mesi delle ostilità convinse i comandi imperiali a destinare
rapidamente al fronte orientale i soldati di lingua italiana, ritenuti meno sensi-
bili alla propaganda russa, allontanandoli dalla pericolosa tentazione di fuggire
oltre confine .
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Gli italiani della Venezia Giulia vennero inviati quasi tutti nella 1ª Arma-
ta del generale Bohn-Ermolli presso Lublino . I trentini, più numerosi, furono
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inquadrati nella 2ª Armata del generale Dankl, schierata essa pure in Galizia .
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Nel complesso, come nel caso dei cechi, la combattività degli italiani sul
fronte orientale si rivelò bassa. Detestati dai propri ufficiali, guardati con so-
spetto dai propri compagni tedeschi e ungheresi, venero quasi tutti assegnati a
reparti non combattenti, e furono catturati in gran numero dai russi durante la
grande offensiva del 1914-15 .
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1 ANTONELLO BIAGINI, La Missione Militare Italiana in Russia e il rimpatrio dei prigionieri
di guerra (1915-1918), Roma USSME, 1979, p. 298.
2 PIERGIORGIO RAUZI, Da Bolentina Montes alla Galizia. Diario/racconto di Agostino Della-
giovanna, Trento, Effe e Erre, 1996, pp. 25 e 33.
3 GAETANO BAZZANI, Soldati italiani nella Russia in fiamme, Trento, Associazione nazionale
volontari di guerra, 1931, p. 27
4 La vicenda dei soldati austroungarici presi prigionieri dai russi sul fronte galiziano, internati nel

