Page 437 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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DALLE  MISSIONI  MILITARI  DELL'800  AL  "PEACEKEEPING" - ANALOGIE  E  CONTINUITÀ   427


              Concludo  dicendo  che  l'Italia  ha  fatto  e  fa  bene  a  partecipare  a  missioni
         all'estero: è uno dei modi per ottenere importanza, peso, credibilità internazionali.
         Però bisogna realizzare le condizioni per poterlo fare bene: cioè essere quelli che
         in  realtà si  è, e comportarsi di conseguenza. Termino, ricordando e parafrasando
         in  proposito,  come  sono  uso  fare  sul  tema  trattato,  ciò  che  nel  1913  disse  al
         governo l'ammiraglio Paolo Thaon di  Revel,  sia  pur limitato alla Marina per la
         sua  naturale  funzione  oltremare,  ma  estendibile  oggi  anche  alle  altre  Forze
         Armate:"Q  voi  adeguate  la  politica  estera  alle  capacità  della  Marina,  oppure
         adeguate le capacità della Marina ai  vostri obiettivi di  politica estera. Altrimenti
         faremo  solo brutte figure".
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