Page 183 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)


            km dalla più vicina base britannica, e ad affidarne la preparazione a Clayton,
            che vi avrebbe dovuto impiegare le pattuglie “T” e “G”. Per completare e
            rafforzare il dispositivo, su mandato di Wavell, Bagnold raggiunse in volo Fort
            Lamy per assicurarsi il concorso francese.
               Leclerc non era entusiasta dell’idea, temendo di compromettere la sua
            autonomia in un momento in cui le relazioni tra il movimento di De Gaulle e
            il governo di Londra non erano ottimali, ma alla fine acconsentì ad appoggiare
            con un’azione diversiva su Tegerhi l’incursione delle pattuglie motorizzate
            britanniche contro l’antico nodo carovaniero di Murzuch, presidiato dalla 57
                                                                                     a
            Compagnia da Posizione libica, con poco più di un centinaio di uomini e 12
            mitragliatrici,  e sede di un campo di volo dove erano dislocati tre bimotori
                         13
                                   a
            Ca.309 Ghibli della 26  Squadriglia dell’Aviazione Sahariana. L’accordo fu
            sanzionato il 22 dicembre 1940, quando l’operazione Compass era in corso
            ormai da un paio di settimane, sulla base di un piano d’operazioni concertato tra
            Bagnold e il tenente colonnello Jean Colonna d’Ornano, uno dei più prestigiosi
            ed esperti ufficiali delle truppe coloniali, nonché “degaullista” della prima ora.
            Le due pattuglie del LRDG si sarebbero infiltrate alle falde settentrionali del
            massiccio del Tibesti e, prima di puntare su Murzuch, si sarebbero incontrate
            con un distaccamento cammellato francese di 10 uomini, guidato dallo stesso
            d’Ornano, che le avrebbe rifornite di viveri, acqua e benzina. Nel frattempo
            un altro reparto cammellato francese proveniente dal Ciad avrebbe attaccato
            Tegerhi.
               Le pattuglie “G”, del capitano Michael D. Crichton-Stuart, e “T”, affidata
            al suo vice comandante, tenente L.B. Ballantyne, in quanto il maggiore Patrick
            Andrew Clayton aveva il comando dell’intera operazione, lasciarono il Cairo
            il 26 dicembre. Ogni pattuglia contava 2 ufficiali e 30 uomini di truppa con
            12 automezzi, una camionetta FordV8 e 11 autocarri Chevrolet WB 30-
            cwt, uno dei quali armato con un cannone Bofors da 37 mm. Con loro c’era
            anche una vecchia conoscenza degli italiani, Abd-el-Jellil Sef-en-Nasser, un
            fuoriuscito libico che era stato tra i capi dell’insurrezione. Gli uomini del
            LRDG attraversarono il “mare di sabbia” aggirando Cufra e il 7 gennaio si
            incontrarono a Kayougué con la pattuglia d’Ornano, di cui faceva parte anche
            un altro ufficiale coloniale di provata esperienza e grande futuro, il capitano
            Jacques Massu, quindi, con un’ampia diversione verso nord in direzione di
            Sebha, apparvero davanti a Murzuch il mattino dell’11 gennaio, dopo aver
            percorso 2400 chilometri di deserto.



            13   L’organico tipo di una compagnia mitraglieri da posizione, articolata su una squadra comando
               e due plotoni mitraglieri con 6 armi ciascuno, era di tre ufficiali, un sottufficiale, tre militari
               di truppa italiani, 110 graduati e soldati libici.


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