Page 187 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
P. 187

La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)


               La notizia dell’incursione su Murzuch da parte di forze motorizzate quantificate
            in una trentina di autoblindo, arrivò a Ghat, sede del Comando dell’Aviazione
            Sahariana, soltanto alle 15:50 attraverso il presidio di Hon, a dimostrazione di
            quanto fossero precari i collegamenti nelle vastità del Sahara. L’unico Ghibli
            disponibile a Hon  fu  subito preparato  per una ricognizione offensiva lungo
            l’itinerario Sebha-Murzuch, armandolo con 60 spezzoni da 2 chilogrammi, ma
            a causa dell’ora avanzata il velivolo dovette interrompere a metà la missione e
            atterrare alle 17:30 a Sebha senza aver rilevato nulla di significativo. I due Ghibli
            della sezione di Ghat si alzarono in volo alle 8 del mattino dopo, con la facoltà
            per i piloti di atterrare a Ubari, Brach o Sebha in funzione dell’autonomia residua,
            ma le dense di nuvole di sabbia sollevate dal vento del deserto vanificarono la
            loro ricerca, conclusa con un atterraggio sul campo di appoggio di Ubari, e senza
            risultato fu anche il secondo tentativo compiuto dal Ghibli di Hon, decollato da
            Sebha alle 9:45.
               Ripreso il movimento alle prime luci del 12 gennaio, le due pattuglie del LRDG
            si diressero in un primo tempo verso est, avendo facilmente ragione del piccolo
            posto di Traghen, a circa 50 chilometri da Murzuch, dove furono fatti prigionieri
            i due carabinieri che lo presidiavano,  per poi piegare decisamente a sud con
                                               16
            l’obiettivo di prendere contatto con i meharisti del Groupe Nomade du Tibesti
            (GNT), del capitano Maurice Sarazac. Lungo la strada Clayton era intenzionato a
            mettere a segno qualche altro colpo e poco dopo mezzogiorno tentò di cogliere
            di sorpresa il presidio di Umm el-Araneb, costituito da 4 nazionali e 7 libici,
                                                                                     17
               del villaggio, che il rapporto di Cianferrana identifica semplicemente come Alì, sorpreso
               dall’accendersi del combattimento mentre si recava al lavoro. I feriti erano quattro militari
               italiani, tre dei quali della Regia Aeronautica, e sei libici, quanto ai due prigionieri erano
               Colicchia e il 1° aviere montatore Michele Scollo, catturato al campo di aviazione. Questi
               dettagli, insieme con altre informazioni che integrano i rapporti britannici, sono ricavati dalla
               relazione del tenente Cianferrana, riprodotta nella traduzione francese in R. H. RAINERO,
               Il Sahara Italiano op. cit., p. 323-324.
            16   Si trattava del brigadiere Mariano Spina e del carabiniere Domenico Carbone, che furono
               presi a bordo degli automezzi della pattuglia “T”. Il minuscolo presidio aveva ceduto le armi
               dopo una trattativa condotta con il capo del villaggio da uno dei due meharisti libici catturati
               poco prima di arrivare all’oasi.
            17   Agli ordini del brigadiere dei carabinieri Michele Alemanno, la guarnigione del forte di Umm
               el-Araneb comprendeva un altro milite della Benemerita, 7 zaptié e 2 radiotelegrafisti, con
               2 mitragliatrici oltre all’armamento individuale. L’accanita resistenza del piccolo presidio,
               che respinse reiterati inviti alla resa e alla fine obbligò gli uomini del LRDG a ritirarsi con
               qualche ferito, valse ad Alemanno la Medaglia d’Argento al Valor Militare (R. H. RAINERO,
               Il Sahara Italiano op. cit., p. 105-106). È da notare che Rainero, nella sua ben documentata
               ricostruzione delle vicende del Sahara Libico durante la Seconda guerra mondiale attribuisce
               sia l’attacco a Ummel-Araneb che a Gatrun ai francesi, mentre invece entrambe queste azioni
               furono condotte dagli uomini di Clayton (A. MOLINARI, Desert Raiders: Axis and Allied
               Special Forces 1940-43, Oxford, Osprey Publishing, 2007, p. 50-52; K. GROSS et al., Incident at


                                                185
   182   183   184   185   186   187   188   189   190   191   192