Page 188 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”


            che già avvertito via radio della presenza nella regione di forze nemiche, riuscì
            a respingere l’attacco e a dare l’allarme, richiamando in azione la sezione Ghibli
            di Ghat. Decollati alle 14:20 da Ubari i due Ca.309 rientrarono però senza aver
            trovato nulla. Il livello di efficienza dei pur affidabili bimotori Caproni cominciava
            intanto a calare e il 13 gennaio le macchine disponibili erano solo 4, 2 a Hon e
            2 a Ubari. Quel giorno la colonna del LRDG assalì anche il presidio di Gatrun,
            costituito da una dozzina di uomini agli ordini di un brigadiere dei carabinieri,
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            che riuscì a tenere a bada gli attaccanti finché questi, ripetutamente bersagliati
            dai Ghibli intervenuti sia nel tardo pomeriggio del 13 che al mattino del 14, si
            ritirarono velocemente verso sud scomparendo nelle profondità del deserto.
               I rapporti di quei giorni consentono di ricostruire per sommi capi la sequenza
            degli interventi dell’aviazione sahariana. I due Ghibli decollati da Ubari alle 8:25
            del 13 gennaio non avevano trovato traccia del nemico tra Umm el-Araneb,
            Zuila e Traghen, ma il velivolo del tenente Annibale Codegà, ripartito alle 17:00
            quando era arrivata la notizia dell’attacco al presidio di Gatrun, era riuscito a
            localizzare e ad attaccare gli automezzi britannici, rientrando a Ubari alle 20:30.
            Il mattino seguente, ferma per manutenzione la sezione di Ubari, era intervenuta
            la sezione di Hon che, decollata alle 7:45, dopo essersi rifornita di carburante e
            spezzoni a Sebha, aveva attaccato un attendamento nei pressi di Gatrun.  Con
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            il rapido  ripiegamento delle  pattuglie  motorizzate britanniche svaniva anche
            l’ipotetica minaccia su Sebha che quel mattino aveva spinto il comandante della
            13  Divisione Aerea, generale Attilio Matricardi, a portarsi con un S.79 da Tripoli
               a
            a Hon, decollando poi da qui alle 10:00 per una ricognizione offensiva sulla
            zona  Sebha-Murzuch-Gatrun-Tegerhi. Nessuno  dei  fortini  aveva però fatto
            segnalazioni, soltanto da Sebha era stato esposto un tranquillizzante “nulla da
            segnalare”, e il trimotore, dopo essersi rifornito a Hon, era ripartito alle 17:10
            per Tripoli.

               Il l5 gennaio le due pattuglie del LRDG presero contatto ai pozzi di Tummo
            con i meharisti francesi, fortunosamente arrivati a quello sperduto punto di sosta
            con una marcia di oltre diciotto ore in mezzo a una tempesta di sabbia dopo



               Gebel Sherif. In search of  the first clash of  the Special Forces 1941-2009, Kuno Gross, 2009, p. 34-35)
            18   A Gatrun, agli ordini  del brigadiere dei carabinieri  Florindo  Giorda,  si trovavano  un
               carabiniere italiano, 10 carabinieri libici (zaptié), 2 radiotelegrafisti, con una dotazione di 2
               mitragliatrici. Anche Giorda respinse con fermezza l’invito alla resa continuando con i suoi
               uomini a combattere fino a quando gli attaccanti non si ritirarono, e fu a sua volta decorato
               con la Medaglia d’Argento al Valor Militare. (Ivi, p. 107)
            19   «Due Ghibli reparto sahariano spezzonato attendamenti at 10 km Sud-Est Gatrun et rilevato
               pista  partenza  detta  località  diretta  Sebha.»  (AEROSQUADRA  5 ,  Relazione  attività  bellica
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               reparti aerei dislocati in Tripolitania giorno 14 gennaio, AUSSMA, telegramma 272 Op 39 del 16
               gennaio 1941, AUSSMA, Rep. B-1/15)

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