Page 200 - 79 D.C. Rotta su Pompei - La prima operazione di protezione civile
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ri di loto e con fori trapanati, di una esecuzione inferiore a
quella dei monopodi; il tutto è ben conservato.
A due lati del peristilio, si è trovata la statua in bronzo
che si suppone di Ercole al riposo, opera di Lisippo o della
sua scuola, d’eccellente esecuzione, rappresentando Erco-
le nudo e con la barba che si riposa, seduto su di roccia
di pietra di Nocera; il piede destro in parte appoggiato su
una sporgenza di roccia grezza, il piede sinistro parzial-
mente disteso e girato verso destra. Ercole regge nella sua
mano destra una coppa per bere.
La mano sinistra tiene un nodoso bastone, la parte più
spessa in basso, con la sua testa inghirlandata di pampini.
L’altezza della statua seduta è di 0.75 m; sviluppandosi
ne avrebbe 0.95; l’altezza della roccia è di 0.38 m.
Gli scavi di questa villa ad oggi non sono ancora terminati.
Potrebbe darsi che si trovi qualche bell’oggetto che in-
dichi chiaramente il nome del suo padrone. Quando l’eru-
zione ebbe luogo, raggiungendo tutte le case pompeiane,
gli oggetti furono ammucchiati presso le uscite, in modo
da poterli trasportare nella fuga, ragion per cui si sono tro-
vati molti pochi oggetti minuti.
Tuttavia, sul fondo, ornata da due leggere ghirlande, di
un vaso di vetro dal bordo molto ricurvo, si distingue intor-
no alla base di solo la metà fu ritrovata, le lettere romane:
EIP CESSI
Che la rottura interruppe.
Volendo ricostruire il fondo del vaso, si avrebbe:
REIP CESSI BASSI
la parola reipus (Facciolati, totius latinitatis lexicon) vor-
rebbe significare dono di nozze.
Sopra: colonnetta con doppia testa di Dionisio e di bambino, rinvenu- La villa potrebbe dunque a giusta ragione essere quella
ta dall’ing. Matrone negli scavi della villa romana. Attualmente custo- di Rectina, moglie di Cesio Basso situata ai piedi del Vesu-
dita al Museum of Fine Art di Boston. vio secondo Plinio, la quale gli aveva inviato il messaggio
affinché venisse a salvarla, non potendo fuggire via terra.
altro tavolo di marmo bianco e due monopodi quadrati,
in marmo di Paros, di cui uno porta la doppia figura di III
un ippogrifo; l’altra, ugualmente doppia, rappresenta un
mostro barbuto con una cresta, come i leggendari dragoni, Prima di stabilire perciò chi poteva essere il proprieta-
con la zampa di un leone. Non sembra affatto che sia sta- rio di questa villa, esaminiamo come si sviluppò l’eruzione.
ta trovata ugualmente a Pompei. Nelle figure principali si Dapprima cadde una pioggia di lapilli non troppo vio-
vedono dei bei meandri in basso rilievo, al centro dei quali lenta e gli abitanti si prodigarono a sgombrare i tetti e le
due capre cozzano le loro fronti. terrazze, tant’è che trovano dei cumuli di lapilli ai piedi
Gli zoccoli dei monopodi della suddetta tavola sono realiz- delle mura.
zati in un pezzo di marmo grigio. Essi sono ornati da Successivamente la pioggia di lapilli divenne più intensa,
piccoli semicerchi con triglifi, di grandi cerchi, con fio- unita a delle pietre; gli abitanti dovettero tralasciare quel
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