Page 189 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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          3  Sessione - Il cittadino in armi                                    187



              Il Ten. Tognasso (decorato di Medaglia d’Argento
          al Valor Militare e già componente della Commissione
          per la scelta della salma del Milite Ignoto), ad esempio,
          ringrazia la sua mamma per avergli insegnato a soffrire
          ed amare e per averlo sostenuto quando era costretto
          in Ospedale a causa delle numerose ferite.
              Il Sottotenente Antonio Bergamas (militare irriden-
          to che in guerra assunse il nome di Antonio Bontem-
          pelli per evitare di essere riconosciuto e sottoposto a
          sicura impiccagione se catturato dalle truppe austro-un-
          gariche), deceduto nel giugno del 1916 sull’Altopiano
          di Asiago, nella sua ultima missiva, una delle più toc-
          canti che io abbia letto, oltre a salutare la madre, scrive:
          “il dovere verso la Patria mia voleva così ed io obbedii
          a lei..”. Antonio era un volontario, figlio di quella Ma-
          dre Spirituale scelta, nell’ottobre del 1921, per indicare
          le sacre spoglie del Milite Ignoto, destinate ai massimi
          onori al Vittoriano. Uno dei duemila tra trentini, giulia-  Augusto TOGNASSO
                                                     ni, istriani, dalmati, italiani di cuo-
                                                     re e di lingua, che disertarono per
                                                     andare a combattere con le nostre
                                                     truppe, con pochissime possibilità
                                                     di salvarsi; se catturati sarebbero
                                                     stati  impiccati  come  Cesare  Bat-
                                                     tisti o Nazario Sauro. Le gesta di
                                                     Battisti  sono  note,  famoso  il  di-
                                                     scorso tenuto nel maggio del 1915
                                                     al  Campidoglio  dove  inneggiava
                                                     alla causa: “Italiani, tutti alla fron-
                                                     tiera, con la spada e col cuore!”.
                                                     La lettera che qui riporto è da lui
                                                     dettata ad un Sottufficiale, prima
                                                     di recarsi al supplizio, essendogli
                                                     stato negato di scriverla lui stesso.
                                                        “Io sostengo di essere cittadi-
                        Cesare BATTISTI              no  italiano  essendo  stato  nomi-
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