Page 249 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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          rebbe stata necessaria una seria e lunga preparazione addestrativa alle esigenze
          della guerra moderna, ma, vista la situazione: “si improvvisò, perciò, come si
          poté; il resto lo fece ben presto la trincea”.  Anche i Finanzieri di mare in con-
                                                   8
          gedo furono richiamati alle armi e assegnati alla Regia Marina, mentre, nel corso
          della guerra, moltissimi Finanzieri in servizio di mare furono fatti transitare nel
          contingente di terra e aggregati ai Battaglioni mobilitati. Il rimanente personale
          rimase all’interno del territorio, in Tripolitania e nel Dodecaneso negli ordinari
          compiti di servizio e nella difesa costiera.


          Eroismi e sacrifici delle Fiamme Gialle durante il conflitto
              È utile premettere che, essendo impossibile riassumere in questa sede tutti
          gli episodi di eroismo e sacrificio di cui si resero protagonisti i Finanzieri nel
          Primo conflitto mondiale, si è reso necessario individuarne solo alcuni partico-
          larmente significativi ma, al tempo stesso, spesso ignoti anche alla storiografia
          del periodo.
              Il 23 maggio 1915, alla vigilia delle ostilità con l’Austria–Ungheria, al II
          Battaglione della Regia Guardia di Finanza fu affidata la vigilanza dei percorsi e
          dei ponti che avrebbero interessato il movimento dell’11  Divisione di Fanteria
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          (Brigate Re e Pistoia), con particolare riguardo alle infrastrutture viarie poste
          sul confine. Un plotone di Finanzieri venne assegnato al posto di Visinale,
          nel cui territorio era il ponte sullo Judrio di fronte a Brazzano che collegava
          il Regno alla cittadina, allora austriaca, di Cormons. Passate le 22 il Finanzie-
          re di guardia, Pietro Dall’Acqua, dapprima udì rumori inconsueti, poi notò
          un movimento insolito sul ponte: qualcuno tentava di minarlo. Senza indugio,
          allertato il commilitone Costantino Carta, entrambi fecero fuoco sugli assali-
          tori. Alle prime luci dell’alba del 24 maggio vennero rinvenuti abbandonati sul
          ponte attrezzi ed esplosivi. L’intervento dei due Finanzieri consentì ai reparti
          della Brigata Re di oltrepassare il confine, segnato dal fiume Judrio, sul ponte
          di Brazzano rimasto intatto. Per il loro gesto i Finanzieri Carta e Dall’Acqua ri-
          cevettero la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
              “Unitamente ad un compagno impediva, con prontezza ed energia, la distruzione di un
          ponte militare importante” (Brazzano, 23 maggio 1915). Sull’episodio del primo col-



          8    Legione Regia Guardia di Finanza Trento, I Battaglioni della Regia Guardia di Finanza nel Trentino,
              Stabilimento Arti Grafiche Scotoni e Vitti, 1920, pag. 6.
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