Page 246 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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244 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
ed alcune Legioni territoriali, nonché, per far fronte alle esigenze di
formazione del personale, una Scuola Allievi sottufficiali, dalla quale
venivano tratti anche gli ufficiali, scelti tra i sottufficiali meglio classifi-
cati al termine del corso di formazione, ed una Legione Allievi;
- L’attribuzione agli appartenenti al Corpo, congiuntamente allo status
militare, di compiti di Polizia giudiziaria ed amministrativa.
Con riferimento agli Obblighi di servizio militare, venne stabilito, in particola-
re, sia il concorso con le Regie Truppe nel servizio di vigilanza della frontiera
in tempo di pace, sia la mobilitazione del Corpo, posto a disposizione delle
autorità militari terrestri e marittime pur continuando ad attendere al proprio
servizio d’istituto, in tempo di guerra. A tale proposito esisteva già una pre-
visione, risalente al 1882, di costituzione di ben ventitré Battaglioni per com-
plessive ottanta Compagnie, da utilizzare in caso di guerra. Il buon comporta-
mento dei Finanzieri in occasione dell’impresa libica consacrò definitivamente
il completo inserimento del Corpo tra le Forze Armate che culminò, nel 1914,
in occasione della solenne Festa dello Statuto, nella consegna della Bandiera di
Guerra. Allo stesso anno si deve far risalire il nuovo Testo Unico, approvato
con il Regio Decreto n. 1440 in data 26 novembre 1914, che sancì la completa
parità con il personale del Regio Esercito. Per quanto concerne l’impiego in
caso di guerra del personale di mare della Regia Guardia di Finanza, le prime
istruzioni furono emanate dal Ministero della Marina - Ufficio di Stato Mag-
giore nel 1897, sotto il titolo Istruzioni per il servizio in tempo di guerra delle guardie
di finanza di mare e di porto. Incarichi e dislocazioni all’atto della mobilitazione delle bri-
gate di guardia di finanza in servizio di mare e di porto. L’Articolo 1 prevedeva che in
base ad accordi presi fra i Ministeri della Guerra, della Marina e delle Finanze,
le Brigate della Regia Guardia di Finanza in servizio di mare e di porto, all’atto
della mobilitazione passassero, con il loro materiale, sotto la diretta dipenden-
za del Ministero della Marina, per la protezione dei semafori, delle stazioni di
vedetta, dei punti di approdo, dei cordoni telegrafici sottomarini, per il servizio
di sorveglianza e polizia marittima nei porti e, lungo le coste, a guardia di sbar-
ramenti subacquei. L’articolo 3, affidava ai capi di Zona semaforica l’incarico
di mettersi, sin dal tempo di pace, in relazione con gli Ispettori dei Circoli di
Finanza, per mezzo dei Comandi delle Divisioni militari nel cui territorio le
Brigate di mare o di porto si trovavano, allo scopo di concretare, in ogni loro par-
ticolare, tutte le norme e le disposizioni atte a rendere pronto il passaggio delle brigate dal
piede di pace a quello di guerra.