Page 283 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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4 Sessione - Il ricordo della vittoria 281
Greppi e Castiglioni sviluppano in modo organico i principi espressi in modi
ancora eterogenei nelle costruzioni degli architetti di Faracovi, attingendo a una
nuova forma di rappresentazione simbolica nei Sacrari destinati a celebrare i
caduti in guerra.
Giovanni Greppi e Giannino Castiglioni, Sacrario del Cima Grappa, 1933-35
(Archivio CGOCG, DLD)
Infatti, com’è stato osservato, a Cima Grappa non vi è un oggetto architetto-
nico che segna un luogo ma viene realizzato un percorso a cielo aperto, scandito
dalla presenza di pareti-ossario.
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L’impianto planimetrico a “gironi” concentrici sale dalla roccia della monta-
gna al sacello dedicato alla Madonna del Grappa e di qui parte una “Via eroica”
– una trasformazione della Via Crucis – fiancheggiata da quattordici cippi che
recano incisi i nomi delle località nelle quali si sono svolte le battaglie più signifi-
cative, che conduce i visitatori sino al “Portale di Roma”.
35 FIORE, I sacrari italiani della Grande guerra…, cit.