Page 288 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
P. 288
286 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
L’impianto planimetrico è di estrema essenzialità: ventidue gradoni modella-
no il pendio, restringendosi progressivamente per accentuare la prospettiva verso
la sommità del complesso, dove tre croci segnalano la presenza di una cappella.
Altrettanto semplice quanto attentamente calibrata è la definizione dello spazio
di accesso, in lieve pendenza, articolato nella “Via eroica” con lapidi in bronzo e
nell’ampio piazzale con la tomba del duca d’Aosta e quelle dei suoi generali. Ai gra-
doni si accede dai lati, con un sistema di doppie scale, quasi impercepibili alla vista
da lontano: a Redipuglia, la scalinata ascensionale si è trasformata nel Sacrario. 38
Giovanni Greppi e Giannino Castiglioni, Sacrario di Redipuglia, 1935-38
(Archivio CGOCG, DLD)
Lungo il bordo superiore di ciascun gradone che accoglie i loculi con i resti
dei soldati è ripetuta la parola “presente” – un inequivocabile richiamo, in questo
frangente storico, al rito fascista dell’appello: i soldati caduti in guerra sono stati
definitivamente reclutati dal regime. 39
38 «Gli artisti hanno voluto raffigurare le schiere serrate degli Invitti Eroi che, guidati dai loro
generali e dal Duca d’Aosta loro comandante, ancora presidiano in ordine chiuso il Carso
glorioso»; cfr. RED., I Sacrari per le salme dei caduti nella Grande Guerra, in «Rassegna di Archi-
tettura», 10, ottobre 1938, pp. 401-404.
39 «Gli spiriti dei 100 mila eroi della III Armata rispondono ‘Presente’ e ritornano a noi, schie-
rati militarmente, scendendo il Carso, che vide il loro sacrificio e la loro gloria»; cfr. ALOI
ROBERTO, Architettura funeraria moderna, Hoepli, Milano, 1941, p. 3.