Page 285 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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          4  Sessione - Il ricordo della vittoria                               283







































                      Giovanni Greppi e Giannino Castiglioni, Sacrario di Caporetto, 1935-38
                                      (Archivio CGOCG, DLD)


              Questi stessi concetti sono declinati da Greppi e Castiglioni in costruzioni
          di scala differente e in luoghi diversi, senza nulla perdere in rappresentatività ed
          eloquenza. Lo si può constatare a Caporetto (1935-38), dove i progettisti si con-
          frontano con la conformazione orografica del colle di Sant’Antonio e la piccola
          omonima chiesa esistente sulla sommità che viene “incorporata” nel Sacrario. I
          loculi sono disposti in una successione di arcate cieche lungo due “gironi” so-
          vrapposti, a pianta ottagonale, ai quali si accede tramite un sistema di scalinate
          a doppia rampa; il percorso ascensionale inizia dal centro cittadino, scandito da
          quattordici stazioni di una Via Crucis (opera di Giannino Castiglioni) che si con-
          clude nel piazzale antistante il Sacrario.
              La  soluzione  dei  colombari  è  adottata  da  Greppi  e  Castiglioni  anche  a
          Pian di Salesei (1935-38): la loro disposizione disegna una sorta di croce nel



          sagrato antistante la chiesa, definendo uno spazio appropriato per celebrare il
          culto dei soldati caduti.
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