Page 280 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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278        Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione




               Nell’Ossario del Montello, opera di Felice Nori, al basamento che accoglie la
            cripta è sovrapposto una sorta di tempio con un portico “marziale” a colonne
            imprigionate sul quale si eleva una massiccia torre alta 32 metri che domina il
            territorio circostante.




































                          Felice Nori, Sacrario del Montello, Nervesa della Battaglia, 1930-35
                                        (Archivio CGOCG, DLD)
               Ad Oslavia, il riferimento alla tradizione architettonica italiana è fondato da
            Ghino Venturi su monumenti funerari antichi – il mausoleo di Giulia Metella
            sulla via Appia e quello di Lucio Munazio Planco a Gaeta – potentemente tra-
            sfigurati nella dimensione; fuori scala è anche il rocco di colonna scanalata che,
            come nel progetto preliminare di Pocol, cinge alla base la costruzione. L’ossario
            e la cripta scompaiono alla vista e l’architettura diviene protagonista assoluta,
            evocando una sorta di “fortezza dei morti” insediata sulla collina.
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            30   FIORE, I sacrari italiani della Grande guerra…, cit. Su Oslavia cfr. PIN LOREDANA, L’ossario
               di Oslavia di Venturi. 1930-1938, in NICOLOSO PAOLO (a cura di), Le pietre della memoria.
               Monumenti sul confine orientale, Gaspari Editore, Udine, 2015, pp. 112-131.
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