Page 111 - Attacchi alle basi 1940-1943
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Sott. Fasc. 9.3.1 (Tit. est) “P/fo “LEVA” = Semiaffondato presso il molo di Susa durante bombardamento 19 dicembre 1942. Colpito di nuovo ed
incendiato idem c.s. 28 dicembre 1942” (1942-1943).
V.s. 364.
Il sottofascicolo contiene una relazione «del sinistro riguardate il P/fo requisito “GIUSEPPE LEVA” inscritto al N. 1577 del Compartimento
Marittimo di Genova […]» (19 Dic. 1942) compilata dal Comandante del Piroscafo MINETTI CELESTINO e dal R° COMMISSARIO Capitano
G.N. D.M. BANDIERA DOMENICO e p.c.c. (firmato) Il Tenente di Vascello Aiutante di Bandiera indirizzata al Comando Marina Italiana – SUSA;
in allegato alla stessa è presente il telegramma N. 1229 (31 Dic. 1942) che «rimette copia della relazione del Comandante del Piroscafo in argomento
[…]» (“G. LEVA”) inviato dal Comando M.M. in Tunisia (su firma dell’Amm. di Divisione Comandante M.M. LUIGI BIANCHERI) a Supermarina
e p.c. M. D. S. – R. T. S. O. Uff. Requisizione e MARIPERS,
un foglio A4 riportante una bozza di lettera scritta a mano (matita),
un messaggio in partenza N. 35534 (3 Gen. 1943) inviato da Supermarina a MARILIBIA: «Marina Biserta chiede sospensione invio materiali
ricupero mezzo MZ 750 avendo piroscafo “LEVA” subito danni»,
quattro messaggi in arrivo, n. 1 N. 42558 (25 Dic. 1942) inviato da MARILIBIA Tripoli a MARICOST Supermarina: «[…] Seguito Comando
Marina Germanica inviato […] Colonnello G.N. BIAGI per sopralluogo circa possibilità di lavori ricupero p/fo “GIUSEPPE LEVA” […]»,
n. 2 N. 6872 inviato da Tunisi a Supermarina: «[…] violento bombardamento 12 aerei americani. P/fo “ARMANDO” affondato. […] altro
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bombardamento 12 aerei americani. P/fo “ANNA MARIA GUALDI” affondato. P/fo “LEVA” affondato in fiamme. Fino a che difesa contraerea
Susa non sarà perfettamente efficace non inviate piroscafi […]»,
n. 3 N. 67244 (s.d.) inviato da Tripoli a MARICOST: «Inviate Susa per ricupero nave “GIUSEPPE LEVA” una motopompa […]»
n. 4 N. 2479 (6 Mar. 1943) inviato da Susa a Supermarina: «[…] P/fo “LEVA” ricuperato galleggia […]»,
due messaggi a mano, n. 1 N. 16652 (21 Dic. 1942) inviato da Supermarina (Riccardi) a MARIPERS, M. D. S. (R. T. S. O.) Requisizione e p.c.
Statistica: «piroscafo “G. LEVA” è stato danneggiato da una bomba caduta nelle vicinanze durante l’attacco aereo di Susa delle 16:00 […]. Piroscafo
successivamente affondato presso il molo […]»,
n. 2 N. 17273 (31 Dic. 1942) inviato da Supermarina (Riccardi) a MARIPERS, M. D. S. = R. T. S. O. Requisizione e p.c. Statistica: «Prosecuzione
messaggio a mano n° 16652 (vedi sopra) (sic) […]. P/fo “G. LEVA” semiaffondato al molo di Susa è stato nuovamente colpito e incendiato durante
l’attacco aereo di Susa […] del 28 Dicembre 1942»,
un avviso in duplice copia (20 Dic. 1942) inviato da Supermarina (Riccardi) al Comando Supremo, Superaereo, Uff. Colleg. O. B. S. presso
Supermarina, Comando Marina Germanica in Italia e MARICOLLEG Frascati: «Secondo comunicazione pervenuta da Comando Trasporti Marittimi
germanici in Tunisia piroscafo “G. LEVA” (T. S. L. 1430) in porto a Susa, è stato danneggiato da bomba caduta nelle vicinanze durante attacco aereo
sulla Piazza […]. Causa entrata acqua unità è successivamente affondata.»,
messaggio a mano in lingua tedesca N. 434 (19 Dic. 1942) inviato dal Comando della Marina Germanica in Italia (firmato) a Supermarina e al
Capitano di Fregata “DI GROPELLO”; in allegato è presente la traduzione dello stesso in lingua italiana: «Seetransportstelle Susa comunica: In
seguito ad attacco aereo di grande stile […] è stato danneggiato gravemente il “GIUSEPPE LEVA”. Forte infiltrazione di acqua nella nave […].
Possibilità di scarico momentaneamente minima.»,
messaggio a mano in lingua tedesca N. 442 (20 Dic. 1942) inviato dal Comando della Marina Germanica in Italia (firmato Asto v. Dienst) a
Supermarina; in allegato è presente la traduzione dello stesso in lingua italiana: «[…] P.fo “LEVA” è affondato in seguito a bombardamento aereo
Susa. È in corso il ricupero. Partenza del “DORA” da Susa per Tripoli è stata rimandata di 24 ore»,
una breve relazione Prot. N. 373 circa il «Sinistro P/fo “G. LEVA” (19 Mar. 1943) compilata dal Comando Marina Italiana SUSA (nella persona del
Capitano di Fregata Comandante CESARE CONRADO) e inviata a Supermarina Roma e p.c. MARISTAT – M. D. S. (R. T. S. O.) Requisizione,
dispaccio N. 7211 (10 Apr. 1943) inviato dall’Ufficio di Stato Maggiore della Regia Marina – Uff. Requisizione (su firma dell’Amm. di Squadra
Capo Ufficio D.G. BIANCHERI) a Supermarina con oggetto il P/fo req. “GIUSEPPE LEVA”: «Nel rinviare […] il foglio n° 373 (vedi sopra) (sic)
[…] si prega di comunicare se furono o saranno date disposizioni per il rimorchio in Italia od in altro porto della Tunisia del P/fo req. “GIUSEPPE
LEVA”. Interessa tale comunicazione per poter applicare tempestivamente il R. Decreto n. 127 […]»,
una minuta Prot. N. 11282 (17 Apr. 1943) inviata da Supermarina (Il Capo Reparto O. f.to GIARTOSIO – Min. Amm. FONTANA) a MARISTAT:
«Riferimento foglio 7211 (vedi sopra) (sic) […] si comunica che in seguito allo sgombro di Susa il P/fo “G. LEVA” è rimasto inutilizzato in quella
sede.»,
telegramma N. 3/2/3326 (16 Feb. 1943) inviato dal Comando della Piazza M.M. Trapani – Uff. S. (nella persona dell’Amm. di Divisione Comandante
della Piazza M.M. LUIGI NOTARBARTOLO) a Supermarina tramite Marina Messina (Prot. N. 708) e p.c. a MARISTAT = M. D. S./R. T. S. O. e
a MARISTAT Uff. Requisizione avente in argomento il P/fo “GIUSEPPE LEVA”: «Interrogatori del personale superstite appartenente all’Unità in
argomento» (non presenti),
96. Vedi originale “Marina Tunisi – difesa c.a.”.
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