Page 133 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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1:1'5ERC110  NELLA  RICOSTRUZIONE  UN  ESEMPIO:  eMPORTO  PER  LA  RIMESSA  IN  EFFICIENZA  DELLE  FERROVIE   _

        era previsto l'impiego dei  Battaglioni  Ferrovieri, che si  volevano impiegare soprat-
        tutto in Toscana, Liguria ed Umbria (21).  Gli Alleati, però, pur avendo promesso di
        lasciar liberi i battaglioni da  metà agosto, una volta partiti i loro reparti ferroviari,
        non dettero invece seguito a questa promessa.  Infatti,  per le  vie  brevi, la Commis-
        sione Alleata di  Controllo comunicava ai  primi di  agosto il  suo intento di  scioglie-
        re  il  Raggruppamento.  Il  nostro Stato Maggiore si  dichiarava d'accordo, in linea di
        massima, sul  fatto che "il  nuovo piccolo Esercito" non dovesse comprendere unità
        le cui attività trovavano corrispondenza nella vita civile, ma faceva al contempo pre-
        sente che le  Ferrovie dello Stato non erano in grado di  assolvere alcune delle man-
        sioni  dei  battaglioni,  quali  l'impiego  del  materiale  di  ponte alleato.  Si  chiedeva,
        quindi, che il  Raggruppamento rimanesse in vita ad organici ridotti (22).
            Mentre si  decideva la sorte dei battaglioni, si  verificavano radicali cambiamen-
        ti  nel quadro politico generale, che rendevano per gli Alleati di vitale importanza le
        linee di comunicazione tra le  loro basi mediterranee (Livorno) e le forze di  occupa-
        zione in Austria ed a Trieste, cosicché approfittarono degli  ultimi mesi di  esistenza
        dei battaglioni Ferrovieri per servirsene - nonostante i diversi progetti dell'ammini-
        strazione ferroviaria - soprattutto intorno a Bologna e sulla Bologna-Verona.
            Così a settembre  (22.954 giornate/uomo) e ad  ottobre (21.288  giornate/uo-
        mo) queste unità vennero impiegate soprattutto tra Bologna e Verona. Per gli stes-
        si  motivi vennero prevalentemente impiegate per tutta l'estate al  completamento
        della riattivazione della  Firenze-Bologna  (dalle gallerie appenniniche vennero ri-
        mosse  180.000 tonnellate di  materiale)  ben 31  compagnie di  Pionieri  ed una di
        Artieri,  per un totale di  circa 5.000 uomini (23).
            Quasi in contemporanea con lo scioglimento del  III e del V battaglione Fer-
        rovieri - sancito dalla circolare 17654 Ord. Mob. dell'l1 ottobre - autorità mi-
        litari e delle ferrovie  si  incontravano il  giorno  10 per fissare - su richiesta del-
        la  Commissione di  Controllo - il  periodo di  tempo ritenuto indispensabile per
        la  conservazione del  Raggruppamento Ferroviario,  periodo che venne stabilito
        dovesse scadere nell'aprile del  1946.
            Continuavano  intanto  i congedamenti  - ad  ottobre  toccò  alle  classi  1918  e
        1919 mentre si preparava il congedamento del  1920 - mentre finalmente i coman-
        di  cominciavano  ad  interessarsi  del  collocamento  dei  congedati  presso  aziende
        pubbliche e private, interessamento sfociato a novembre nella possibilità di  passag-
        gio dei  congedati nell'amministrazione ferroviaria in  base ad una convenzione tra
        il  Ministero della Guerra e quello delle Comunicazioni.



           (21)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  4219.
           (22)  AUSSME,  Fondo M 7 B.  817.
           (23)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  4218.
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