Page 131 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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I:ESERCITO NELLA RICOSTRUZIONE. UN ESEMPIO: I:APPORTO l'm LA RIMESSA IN EFFICIENZA DELLE FERROVIE
Il Comando Gruppo Battaglioni prevedeva otto ufficiali, tre sottufficiali e
ventitre fra graduati e truppa. I battaglioni erano su un Comando (quattro uffi-
ciali, due sottufficiali e sedici fra graduati e soldati) e tre compagnie, ciascuna su
sei ufficiali, novi sottufficiali e duecentoquarantadue fra graduati e truppa, ripar-
titi fra un comando di compagnia, un plotone operai, tre plotoni di ferrovieri da
lavoro ed un parco materiali. Ogni compagnia doveva disporre di cinque biciclet-
te, una motocicletta, qiattro autocarri da tre tonnellate e tre rimorchi, oltre a tre
carri ferroviari predisposti uno come officina, uno come laboratorio falegnami ed
lino come centrale elettrica (16).
A febbraio lal a compagnia del nuovo V[ Battaglione raggiunse la zona di im-
piego, nelle Marche, mentre proseguiva a Roma l'organizzazione delle altre due
compagnie. Gli altri battaglioni proseguirono nel riattamento della Ancona-Bolo-
gna, ormai transitabile anche se su un solo binario, fino a raenza, della Livorno-
Firenze e del tratto iniziale della Firenze-Bologna, fino alla galleria di Vernio, no-
nostante l'inclemenza della stagione e lavorando anche con turni di notte ed im-
piegando spesso materiale di recupero, ciò che comportava un notevole dispendio
di energie per rimuovere le macerie e recuperare e rendere riutilizzabili rotaie e de-
viatoi (17). All'opera dei battaglioni Ferrovieri si aggiungeva quella dei reparti Pionie-
ri, cosicché in quel mese ci furono ogni giorno al lavoro, per le ferrovie, ben 7.000
uomini. [n particolare lal 03" e 104" compagnia del 400 Reggimento completaro-
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no lo sgombro della galleria di Serravalle Pistoiese e la riattivazione clelia tratta Pi-
stoia-Prato, mentre l'intero 402 Reggimento proseguiva nello sgombro delle mace-
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rie - e nella contemporanea ricostruzione - della grande galleria transappenninica e
delle altre minori. Lavori, questi ultimi, che proseguirono ancora nei due mesi suc-
cessivi, sempre in condizioni ambientali avverse (soltanto a marzo ci furono 56 feri-
ti o infortunati) con i militari costretti a calarsi attraverso pozzi di accesso profondi
oltre 1 00 metri ed a lavorare con l'acqua alle ginocchia per le infiltrazioni.
Ad aprile - quando sulle ferrovie vennero impiegati circa 6.300 uomini - i
Pionieri vennero utilizzati, oltre che sull' Appennino, anche lungo l'Adriatico, con
quattro compagnie del 4000 Reggimento in Romagna e due nelle Marche. Sempre
nelle Marche era anche impegnata un'altra compagnia, la 562'\ per bonificare dal-
le mine gli impianti ferroviari, lavoro particolarmente difficile perché la presenza
tra le macerie di notevoli masse metalliche rendeva spesso impossibile l'uso dei
cerca-mine, con il tragico risultato, in un solo mese, di sei morti e due feriti (18).
(16) AUSSME, Fondo I 3 B. 76. (Circolare 9678 -S.M.R.E. Uff. Ord. e Mob. - Scz.
Ord. - dci 29/12/1944).
(17) AUSSME, Fondo D. S. B. 4219.
(18) AUSSME, Fondo D .. S. B. 2230 c 4218.

