Page 129 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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I:I'SERCITO  NELLA  RICOSTRUZIONE.  UN  ESEMPIO:  rAPPORTO  PER  LA  RIMFSSA  IN  EFFICIENZA  DELLE  FERROVIE  _

        battaglione e le tre del III erano invece all'opera a Livorno e negli immediati dintor-
        ni  per affrettare il  ripristino della Livorno-Lucca-Firenze, di notevolissimo rilievo per
        la V Armata americana, che l'aveva preferita alla Livorno-Empoli-Firenze.
            Una  relazione del  2°  Raggruppamento che faceva  il  punto sull'operato dell'u-
        nità nell'anno di  tempo  intercorso tra  l'armistizio ed il  31  agosto  1944 precisava
        che erano state apportate allo sforzo bellico alleato 249.646 giornate/uomo, delle
        quali 179.473  per il  ripristino dell'armamento ferroviario c  70.173  per il  ripristi-
        no di ponti, con la demolizione di 41.034 metri lineari di armamento, la costruzio-
        ne di altri 78.871 ed illivellamento ed il  rincalzo di  128.037, senza contare il  mo-
        vimento di  terra  e  pietrisco per il  ripristino della  massicciata,  lo sgombero delle
        macerie cd il movimento di  materiali  (rotaie, traverse,  materiale da ponte, ecc.).
            Le  perdite subite dal  Raggruppamento, a tutto settembre, ammontavano ad 11
        morti e 14 feriti, a causa, soprattutto, di  mitragliamenti aerei e scoppio di  mine (11).
            Accanto ai  battaglioni  Ferrovieri avevano operato, nello stesso lasso di  tempo,
        anche altri reparti militari con compiti diversi, meno specialistici ma ugualmente im-
        portanti.  Data la  loro estrema frammentazione non si  è finora riusciti ad averne un
        quadro completo, specie per il  periodo iniziale. Qui possiamo soltanto accennare ad
        unità di  Artieri che, in collaborazione con i genieri britannici, rimisero in  funzione
        gli  impianti delle stazioni di San Severo e di  Termoli tra l'ottobre ed il dicembre del
        ·1943  (12)  o agli  elementi della 210 3  compagnia Artieri che dallo maggio 1944 ven-
        nero  impiegati  nella  testa  di  ponte  di  Anzio  per  ripristinare  la  stazione  di  Nettu-
        no (13).  Ben più massiccio fu l'apporto dopo lo sfondamento della Linea Gustav:  nel
        luglio del 1944 erano al  lavoro sulla linea Roma-Terni 4 compagnie del 410° Reggi-
        mento Lavoratori  Pionieri,  con  una media giornaliera di  720 presenze.  Ad  agosto
        l'intero reggimento, su 2 battaglioni ed 8 compagnie, operava nelle Marche, ad An-
        cona, Fabriano, Jesi e Falconara con 1.020 uomini presenti in media (ed ebbe 4 fe-
        riti per mine), impegnandosi anche nei lavori alla stazione di Ancona ed al  ponte sul
        Metauro, a sud di  Fano. Ad ottobre un battaglione (forte di 495  uomini) continuò
        a lavorare sotto l'VIII Armata Britannica sulla linea Pesaro-Cesena, fino alla linea del
        fronte, mentre il  resto del  reggimento passava a disposizione della V Armata Ame-
        ricana per iniziare  il  riattamento della linea appenninica  (in  particolare delle galle-
        rie), che avrebbe rappresentato nei  mesi  successivi  il  maggiore impegno per le  unità
        Pionieri (questa era, dal dicembre, la loro nuova denominazione) (14).


           (lI)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  4219.
           (12)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  4218.
           (13)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  2157.
           (14)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  2213.
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