Page 127 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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I:ESERCITO  NELLA  RICOSTRUZIONE.  UN  ESEMPIO:  I:Al'pOl(rO  PER  LA  RIMESSA  IN  EFFICIENZA  DELLE  FERROVIE

            A questo battaglione venne affidato, ai  primi di  novembre, un compito non fa-
        cile, con i mezzi  tecnici  di  cui  l'unità disponeva. Si  trattava di  ripristinare un pon-
        te sul  Volturno, di  sette campate, ciascuna con una luce di  23  metri. Tra il  9 ed  il
        2'\  novembre due  compagnie,  rinforzate da  15 O soldati  di  Fanteria, lo sostituiro-
        no,  in  parte con due campate di  45  metri  messe  in  opera "a sbalzo" - e  non per
        varamento come volevano gli  Americani - e in  parte con altre due campate metal-
        liche, una di  45 e l'altra di  24  metri.  Era stato  il  progetto italiano a  prevalere - e
        ad  essere messo in  opera - riuscendo di  piena soddisfazione, sia come risultato fi-
         nale sia come tempi, nonostante qualche mitragliamento tedesco. Meritato quindi
         l'elogio rivolto dal capo di Stato Maggiore del  Regio Esercito il  2  dicembre 1943,
         in  un momento assai  scarso di  soddisfazioni eS).
            È assai  probabile che la  considerazione che ebbero da allora in  poi gli  Alleati
         per l'opera  dei  battaglioni  Ferrovieri  sia  dipesa  proprio dal  felice  esito  cii  questo
         primo  lanciamento  di  ponte  metallico,  espressamente  afficlato  agli  Italiani  anche
         per l'interessamento clell'allora sotto segretario alle Comunicazioni, che era un ge-
         nerale del Genio, Giovanni Di  Raimondo, che sapeva cii  poter fare affidamento sul-
         l'esperienza e la  competenza di  questi  reparti.
             I reparti  ferrovieri,  ovviamente, continuarono a  dipendere,  per  l'impiego, dal
         Military  Railway  Servi ce  alleato,  operando al  fianco  di  consimili  unità americane,
         britanniche, sudafricane ecl indiane, ottenendo, progressivamente, piena autonomia
         per quanto riguardava la  progettazione e l'esecuzione dei  lavori.
             Il  24 novembre riprendeva a funzionare, a Napoli, il  2° Raggruppamento Fer-
         rovieri, cui  facevano capo il  I battaglione, all'opera tra Bari e Foggia, ed il  XIII nel-
         la  zona di  Capua, Sparanise e Teano. Questi battaglioni (con  il  III  che sarebbe sta-
         to  successivamente  costituito)  contribuivano alla  ricostruzione  delle  ferrovie  con
         7.200  giornate/uomo  a  novembre,  12.425  a  dicembre,  16.240  a  gennaio  1944,
         18.970 a febbraio,  19.553 a marzo e 26.018 ad aprile (6).
             Copera  dci  primi  due  battaglioni  era  assai  apprezzata  dagli  Alleati  che  ri-
         chiesero  la  formazione  di  nuove  unità,  ciò che  venne  fatto,  gradualmente,  fa-
         cendo  affluire  a  Napoli  militari  già  appartenenti  alla  specialità  e  richiamando
         elementi della Campania appartenenti  alle classi  1920-1924 dotati  dei  requisiti
         necessari.  Allo  stesso  modo  si  provvedette  per gli  ufficiali.  Vennero cosÌ  costi-
         tuite le  compagnie 6",  'J  6" e 2Y, unite il  1 ° febbraio  1944 nel  III  battaglione (7).


            (5)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  2157.
            (6)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  4219.
            (7)  AUSSME,  Fondo D.  S.  B.  4218 e 4219; Fondo L.  14  B.  156.
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