Page 128 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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             Se per l'attrezzatura da lavoro si  riuscì a provvedere senza eccessive difficoltà, grazie
             anche al  sottosegretariato alle Comunicazioni che ne autorizzò l'acquisto sulmerca-
             to, per le uniformi ed i mezzi di trasporto le cose furono assai più difficili. D'altra par-
             te per i mezzi di trasporto, anche quando questi vennero forniti,  in numero limitato,
             da  parte  degli  Alleati,  si  dovette  sempre  provvedere  direttamente  alle  riparazioni
             dato che i prezzi richiesti dalle officine meccaniche private erano proibitivi.
                 Il  superamento della "Linea Gustav" e  l'avanzata verso Roma, nel  maggio del
             1944 (31611  giornate/uomo di  lavoro) spostarono verso nord le  zone di  interven-
             to dei battaglioni, che erano stati potenziati con l'arrivo dalla Sardegna della 9" Se-
             zione Esercizio  Linee  (arrivata sul  continente il  lJ febbraio)  e  del  Reparto  Ferro-
             vieri  della Sardegna, arrivato a Napoli il  17 maggio.  Per poter impiegare al  riatta-
             mento delle ferrovie questi reparti, che gli  Alleati volevano impiegare invece come
             manovalanza generica, ci  fu  bisogno di  insistere; comunque il 24 maggio 1944 era
             infine  possibile  costituire  il  II  battaglione  (compagnie  9",  18"  e  24")  che  era  poi
             messo all'opera nella zona di  Formia (8).
                 Il  III  invece, tra maggio e giugno, era addetto al  ripristino della linea Anzio-
             Roma;  il  XIII  era  in  Ciociaria,  nelle  zone  di  Frosinone,  Ceccano e  Roccasecca,
             mentre il I era a  lavoro sulla  Roma-Firenze,  tra Orte ed Orvieto (9).
                 Il  4  luglio  il  primo treno  ad  arrivare a  Roma da  Napoli  era condotto dai  ge-
             nieri  della  9<1  Sezione  Esercizio  Linee  (incorporata  nel  II  battaglione),  un  avveni-
             mento piuttosto insolito, anche se dal forte significato simbolico, perché gli  uomi-
             ni  dei  battaglioni  ferrovieri  erano  impiegati  nella  riparazione delle  linee,  non  nel
             loro esercizio,  lasciato al  personale delle  Ferrovie dello Stato (10).
                 Sempre a luglio (37199 giornate/uomo) il  I ed il  XIII battaglione erano impie-
             gati  nel ripristino della Roma-Firenze, nelle zone di  Orvieto, Città della Pieve e Te-
             rontola, il  II  era a  Montalto di  Castro, sulla Roma-Pisa,  il  III  in  parte ancora sulla
             Roma-Anzio ed in  parte sulla  Roma-Pisa.
                 Ad agosto (3430S  giornate/uomo) tutto il  III  operava a Follonica e Cecina sulla
             Roma-Pisa, così come il  II,  a Colle Salvetti (ma con un distaccamento a  Fiumicino),
             il  I  rimaneva sulla  Roma-Firenze ecl  il  XIII era trasferito a Senigallia.
                 Nel successivo mese di  settembre il  XIII era al  lavoro a  ridosso delle  prime
             linee,  a  Rimini  e  Riccione,  mentre  più  indietro  operava  il  I,  che  aveva  le  sue
             compagnie a Savignano sul  Rubicone, Pesaro e  Falconara. Due compagnie del  Il



                 (8)  AUSSME,  Fondo D.  S.  g. 4219.
                 (9)  i\USSME,  Fondo D.  S.  g. 4218.
                (IO)  i\USSME,  Fondo D.  S.  B.  4218.
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