Page 139 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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COPINIONE  PUBBLICA  E  CADESIONE  DELCITALIA
                  AL  SISTEMA  DELCALLEANZA  OCCIDENTALE


                                                          GIANFRANCO  BENEDE1TO



            Dalla  caduta  del  regime  fascista,  nel  luglio  1943,  all'ammissione  dell'Italia
        all'Alleanza  Atlantica,  nell'aprile  1949,  la  politica  italiana  conobbe  una  fase  di
        profonda trasformazione e la sua evoluzione ebbe una straordinaria rapi'dità con-
        siderando che  si  trattava  di  un  Paese  che  era  stato  nemico,  uscito  da  un  regime
        totalitario.  I!Italia, che  nel  1947 aveva  sottoscritto il  trattato di  pace con i nuo-
        vi  alleati,  venne  ammessa  appena  due  anni  dopo  in  un  alleanza  occidentale
        «atlantica»  pm lontana da  quella  regione geopolitica (I),  nonostante la  difesa del
        suo  territorio  rappresentasse  uno  svantaggio  maggiore  del  vantaggio  strategico
        che poteva derivare dalla sua  posizione geografica.  Durante la  fase  iniziale della
        guerra fredda  il  territorio italiano nei  piani americani aveva, sì, un posto di  rilie-
        vo  nella  difesa  occidentale  ma  non  di  primaria  rilevanza  in  quanto era conside-
        rata  una  regione  che  in  caso  di  guerra  sarebbe  stata  rapidamente  invasa  dalle
        truppe sovietiche, salvo essere liberata successivamente dagli  Alleati.
             Il  nostro Paese era stato inserito nell'ambito occidentale dagli accordi tra le
        grandi  potenze e quando riacquistò la  sua  indipendenza in  politica estera si  tro-
        vò  in  una scelta già compiuta (2),  anche se  negli Alleati  non mancarono le  indeci-
         sioni  sul  tipo  di  coinvolgimento  da  attribuirle:  se  membro a  pieno titolo  e  con
         piene responsabilità oppure con  responsabilità limitate.
            AI  termine della guerra la  diversità tra Stati  Uniti  e Unione Sovietica non era
         ancora sfociata in quella aperta rivalità che, successivamente, impose una scelta di
        campo e  in  Italia era diffuso il  desiderio di  non essere coinvolti in alcun  vincolo
         internazionale rifiutando ogni  prospettiva di  carattere militare. L'economia italia-
         na  era  una  economia  di  mercato  che  poteva  inserirsi  senza  particolari  difficoltà
         nel  sistema  economico  delle  potenze  occupanti,  in  particolare  degli  Stati  Uniti,
         che assunsero  il  ruolo maggiore nella ricostruzione economica e una importanza



             (1)  M, Toscano, "Appunti sui  negoziati  per la  partecipazione dell'Italia al  Patto Atlantico",
         in:  Pagine  di  storia diplomatica contemporanea, Milano,  1963, p.  445-510.
             (I)  M.  Della  Rocca,  "La  politica  estera  italiana  e  l'Unione  Sovietica,  1944-1948",  Roma,
         1985  p.  76 e S.;  A.  Giovagnoli, "Le premcsse dclla  ricostruzione", Milano,  1982, p,  218 e s,
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