Page 144 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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GIANFRANCO BENEDETrO
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e politica con le scelte internazionali dci Paese(21). Livio Zeno, segretario e biografo
del ministro Sforza, pur non potendo citare il contenuto del colloquio svoltosi, de-
dusse che il risultato dovette essere soddisfacente e che Sforza fosse riuscito a per-
suadere Pio XII della validità della linea di politica estera adottata dal governo (22).
Il radiomessaggio papale del Natale 1948, «La sicurezza e il perfeziona-
mento della pace», può essere interpretato come un accoglimento di questa
scelta. Si rifiutava la ricerca della sicurezza solo attraverso soluzioni militari ma
anche il motto «pace a tutti i costi», sottolineando l'importanza della difesa del
bene sommo della convivenza umana e del dovere delle nazioni di garantirla.
Il realismo della volontà di pace condusse al superamento del pacifismo asso-
luto sostenuto da quegli ambienti cl.le vedevano l'equivalenza tra cristianesimo
e neutralità. Livio Zeno evidenzia come il radio messaggio non contenesse una
implicita scelta di campo e, quindi, non risolvesse le resistenze presenti nei di-
versi settori della Democrazia Cristiana (23) ma esprimesse il desiderio di salva-
guardare l'Italia da una futura guerra, anche se in diversi vollero leggervi la
«svolta occidentalista» vaticana, contenendo implicitamente una sollecitazione
all'adesione al Patto, rivolta a una DC ancora divisa e incerta. Palmiro Togliat-
ti ritenne che abbia rappresentato la spinta decisiva perché De Gasperi si risol-
vesse ad affrontare e superare le forti resistenze e le avversioni presenti tra i
parlamentari democristiani (24). L'evoluzione del quadro internazionale poneva
interrogativi allo stesso De Gasperi che trovò in Guido Gonella, maggiore
esperto di politica estera della Democrazia Cristiana, risposte e l'assicurazioni.
Gonella era fermamente convinto della necessità di dover instàurare più inten-
si rapporti con Washington: «La lotta è fra l'Europa e l'anti Europa: la Russia
tenta di l'i versare, con pericolosa manovra, I 'Asia in Europa (25)) e sosteneva la
necessità di avvicinare i regimi democratici europei per le «comuni origini gre-
che, romane e cristiane (26)). «L'Europa poggia ormai sulle fondamenta della ci-
viltà latina e anglosassone accomunate di fronte al pericolo comunista cui si
(21) Ivi, p. 289.
(22) Ivi, p. 224.
(23) L. Zeno, Ritratto, cito p. 224.
(24) I~ Togliattil, "Per un giudizio equanime sull'opera di Alcide De Gasperi", in: Momenti
della storia d'Italia, Roma, 1963, p. 243.
(25) G. Gonella, Unità dell'Europa, Roma, 1946, p. 9-10. Vi è riportato il discorso tenuto
ai funzionari e ai diplomatici del ministero degli Esteri il 12 agosto 1946.
(26) Ibidem.

