Page 143 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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I:OPINIONE PUBBLICA E I:ADESIONE DELI:ITALIA AL SISTEMA DELI:ALLEANZA OCCIDENfALE
o l'altro blocco di nazioni ed è aliena da qualsiasi considerazione di ordine tem-
porale. Essere con Cristo o contro Cristo è tutta la questione (15)>>. Per quanto a
molti sembrasse una posizione imparziale, l'ambasciatore italiano presso la Santa
Sede faceva rilevare come il radiomessaggio «non fosse che una requisitoria verso
una delle due parti, quella dei fautori della negazione e della discordia che ostaco-
lano la ricostruzione dell'Europa e del mondo». Il 15 luglio 1948, Pio XII scrive-
va a Truman: «Sulla politica estera degli Stati Uniti è principalmente imperniato
l'esito della fatale lotta tra ciò che rimane del mondo libero e il totalitarismo sen-
za Dio (16)>>. COsservatore romano, nell'ottobre 1948, nell'imminenza della visita a
Roma del segretario di Stato George Marshall, pubblicava due articoli che sembra-
vano deporre per posizioni pacifiste e per una possibile mediazione del pontefice
tra i due blocchi (17). Cazione di Pio XII non giungeva però a preordinare gli esiti
sul piano delle scelte politiche, impegnando i cattolici in una complessa riflessione
derivante dalla oggettiva difficoltà a tradurre in termini concreti le sue osservazio-
ni. Dalla Segreteria di Stato della Santa Sede giungevano, però, segnali non univo-
ci. Critiche all'adesione italiana e, quindi, favorevoli a posizioni neutraliste, a in-
dicare che non tutto il Vaticano aderiva all'atlantismo del papa, erano espresse da
alti prelati come monsignore Tardini (18) o monsignore Ottaviani (19), in aperta di-
vergenza con monsignore Montini, futuro papa Paolo VI che, invece, era su posi-
zioni atlantiste e con discrezione dichiarava di riporre la sua fiducia nelle scelte
della DC e particolarmente di De Gasperi che egli vedeva come guida dell'impegno
politico dei cattolici italiani. Le diversità di posizioni all'interno della Santa Sede,
nell'imminenza delle decisioni internazionali da assumere, indussero il presidente
del Consiglio a ottenere chiarimenti. De Gasperi e Sforza concordarono, quindi,
una visita segreta di quest'ultimo a Castelgandolfo, che si svolse nel mese di dicem-
bre 1948(20). Cincontro avrebbe mostrato la volontà di mantenere sul piano diplo-
matico i rapporti tra Italia e Santa Sede cosÌ da non confondere i rapporti tra Chiesa
(15) Radiomessaggio in: Le Encicliche sociali dei Papi. Da Pio IX a Pio XII, a cura di I.
Giordani, Roma, 1948, p. 889.
(16) E. Di Nolfo, Vaticano e Stati Uniti, cito p. 582.
(17) Osservatore romano, "Si vis pacem ... ", 16 ottobre 1948; "Vogliamo la pace: preparia-
mo la pace", 17 ottobre 1948.
(18) Domenico Tardini, nominato sostituto alla Segreteria di Stato nel 1937, divenne
cardinale nel 1958.
(19) Alfredo Ottaviani, Assessore al S. Uffizio, cardinale nel 1953, rappresentò l'ala più
conservatrice della Curia.
(20) L. Zeno, Ritratto di Carlo Sforza, Firenze, 1975, p. 223.

